I libri vengono aggiunti al canone letterario in vari modi e il metodo dipende dal canone che viene modificato. Ogni università avrà una gamma di libri che ritiene siano essenziali da leggere per gli studenti. Altri canoni sono creati da élite letterarie e critici o da case editrici. Affinché un libro possa essere aggiunto a tale elenco, deve essere proposto e accettato dalle persone incaricate di compilare l’elenco.
Un canone letterario è un elenco autorevole di libri ritenuti di importanza nazionale o mondiale. Possono anche essere elenchi di libri importanti per un’istituzione specifica. Questi libri vanno oltre l’essere ben scritti per avere un impatto culturale. Entrare a far parte di tale elenco conferisce a un libro status e rispetto, e significa che il libro sarà studiato in profondità dagli studenti e continuerà a essere ristampato.
La scelta di quali libri costituiscono un nuovo canone o si aggiungono a uno stabilito è soggettiva. Il processo dipende interamente dall’opinione di una persona o di un gruppo. Meno persone sono coinvolte nella decisione, più diventa soggettiva. Tali elenchi sono solitamente scelti da un’élite accademica o letteraria, senza prendere in considerazione l’opinione popolare. Poiché tali elenchi sono così vari e così soggettivi, alcuni sostengono che non ci siano affatto canoni letterari.
A volte, ci sono stati tentativi di produrre un canone popolare della letteratura. Nel 2004, la British Broadcasting Corporation (BBC) ha prodotto una serie TV chiamata “The Big Read”. Seguì un tentativo di elaborare i più grandi britannici producendo un elenco dei più grandi libri di tutti i tempi. Lo spettacolo, tuttavia, ha imposto un limite al numero di libri di un singolo individuo.
La lista alla fine è stata ridotta a una top 100 e poi a una top 21. Alcuni scrittori, come Terry Pratchett, hanno avuto troppo successo per il loro bene perché hanno scritto così tanti libri popolari che i voti dei fan sono stati divisi tra loro. Lo spettacolo è stato vinto, con grande dispiacere della BBC, da “Il Signore degli Anelli” di JRR Tolkien. La top 21 includeva anche libri di scrittori come Philip Pullman, Douglas Adams e JK Rowling.
I canoni letterari populisti sono meno stabili e duraturi di quelli prodotti dalle università e dalle istituzioni letterarie. Un libro viene infine aggiunto a un elenco perché ritenuto importante da un numero sufficiente di critici e accademici. Tali elenchi non sono scolpiti nella pietra e i classici più vecchi spesso lasciano il posto a quelli più recenti.
I libri che hanno una lunga pubblicazione ed entrano nei pensieri della società nel suo insieme come “1984” e “Catch-22” si trovano spesso nella maggior parte dei canoni. Sono inoltre protetti e ristampati dalle case editrici.