Gli cnidari sono un phylum di animali relativamente semplice (uno su 38) che include meduse, coralli, viole del pensiero di mare, penne di mare, gelatine di scatola e vespe di mare. Il phylum prende il nome Cnidaria, dal greco “cnidos”, che significa “ago pungente”.
Tutti gli cnidari, compresi i coralli stazionari (i costruttori delle famose e bellissime barriere coralline) hanno cellule urticanti chiamate cnidociti, che ricevono la loro puntura da organelli chiamati nematocisti (chiamati anche cnidociti o cnidoblasti). Si pensa che gli Cnidari siano tra gli animali più basali, ad eccezione delle spugne e dei fossili risalenti al periodo Ediacarano, 580 milioni di anni fa. Gli Cnidari hanno lasciato alcuni dei primi fossili animali chiaramente identificabili.
Esistono oltre 10,000 specie di cnidari, divise in quattro classi principali: Anthozoa (anemoni, coralli), Scyphozoa (vera medusa), Cubozoa (box gelatine) e Hydrozoa (Obelia, Aequorea, portoghese Man o’ War, altri). gruppi minori includono Polypodium (strani cnidari parassiti, uno dei pochi animali a vivere nelle cellule di altri animali) e Myxozoa, minuscoli parassiti di pesci/vermi. La classificazione di questi ultimi due gruppi all’interno di Cnidaria è relativamente recente ed è stata resa possibile dall’analisi genetica.
Gli cnidari hanno la reputazione di essere belli ma dolorosi o addirittura mortali. Ogni anno, migliaia di persone vengono punti da meduse, provocando un dolore estremo per molti e persino la morte per alcuni. In Australia e in altri luoghi ad alto rischio, le spiagge scelte sono recintate con reti, per proteggere i nuotatori dal doloroso contatto degli cnidari. Particolarmente pericolose sono le scatole di gelatina e una specie, la medusa Irukandji, è considerata uno degli animali più velenosi del pianeta. Una vittima ha dichiarato: “Non pensavo fosse possibile per chiunque sopportare quel livello di dolore senza trasformarsi in un vegetale”.
Cnidari (corallo) costituiscono il più grande superorganismo del mondo, la Grande Barriera Corallina in Australia, che copre un’area di circa 344,400 km quadrati (132,974 miglia quadrate). Questa barriera corallina, e molte altre in tutto il mondo, sono cresciute poco a poco nel corso di migliaia di anni, man mano che i polipi dei coralli muoiono, lasciandosi alle spalle i loro scheletri, per poi germogliare per formare nuovi tratti di barriera. Queste barriere coralline ospitano molti animali marini, tra cui la maestosa tartaruga verde.