A partire dal 2008, le rocce più antiche conosciute sulla Terra hanno 4.03 miliardi di anni, dall’Acasta Gneiss nei Territori del Nord-Ovest del Canada. Queste rocce sono state trovate nello Scudo canadese, una sezione molto antica della crosta terrestre. In origine la roccia faceva parte di una catena montuosa molto antica, il cui nucleo è stato esposto per miliardi di anni a causa dell’attività glaciale. La roccia si è formata durante il periodo Adeano, la più antica divisione geologica del tempo sulla Terra, iniziata alla formazione del pianeta 4.57 miliardi di anni fa e continuata fino all’alba dell’Archeano, 3.8 miliardi di anni fa. Molte delle rocce più antiche del mondo sono di questa era.
Altre rocce estremamente antiche sono state trovate nella Groenlandia occidentale e nell’Australia occidentale. Questi hanno al massimo circa 3.8 miliardi di anni e la loro età viene utilizzata come indicatore di divisione tra gli eoni Adeano e Archeano. La crosta continentale nel suo insieme è piuttosto antica, con età nell’ordine di miliardi di anni. Questo è molto diverso dalla crosta oceanica, che viene continuamente riciclata attraverso zone di subduzione e ha un’età media di soli 100 milioni di anni.
Ancora più antichi dello gneiss di Acasta sono i singoli zirconi delle Jack Hills in Australia, datati a 4.4 miliardi di anni fa. Queste sono le rocce più antiche, che si sono formate solo 130 milioni di anni dopo la formazione della Terra stessa, e rappresentano quando la crosta ha iniziato a raffreddarsi. La Terra era inizialmente in uno stato completamente fuso e si è raffreddata solo una volta dissipata l’energia dalla sua contrazione: questi zirconi rappresentano quel primo raffreddamento. Un aspetto controverso delle scoperte di Jack Hill è che gli zirconi sembrano essersi formati in presenza di acqua liquida, che in precedenza non si pensava esistesse sulla superficie della Terra fino a circa 3.8 miliardi di anni fa. Quindi si scopre che gli oceani potrebbero essere molto più vecchi di quanto sospettassimo, sebbene l’analisi qui sia controversa.
Si pensa che meno del 7% della roccia continentale del mondo abbia più di 2.5 miliardi di anni. Sebbene i continenti siano relativamente stabili, si rigenerano nel tempo a causa del vulcanismo e dell’erosione su vasta scala. Il flusso di calore sulla superficie terrestre in tempi molto antichi era circa tre volte quello di oggi, portando ad un rapido riciclo del materiale crostale. Saranno necessarie ulteriori ricerche per scoprire più rocce più antiche e usarle come indizi per le condizioni che esistevano nella prima era della storia del nostro pianeta.