Cosa sono gli echinodermi?

Gli echinodermi sono un phylum molto antico di animali marini il cui nome significa “pelle spinosa” in greco. Questo nome è improprio, tuttavia, perché non tutti gli echinodermi hanno spine. Il loro tratto universale più appropriato è l’ascendenza comune, tra cui un sistema vascolare unico a base d’acqua e una frequente simmetria di cinque volte. Sebbene non mostrino sempre una simmetria quintuplicata (i cetrioli di mare sono echinodermi e hanno simmetria bilaterale), gli echinodermi sono noti per giocare spesso con la tipica tendenza a simmetria bilaterale, come nei ricci di mare (simmetria radiale) e le numerose stelle marine e dollari di sabbia (simmetria di cinque volte). Gli echinodermi sono uno dei numerosi phyla esclusivamente marini.

Si pensa che il primo echinoderma conosciuto sia Arkarua, un antico fossile simile a un disco di circa 1 cm di diametro con uno schema di cinque volte di ammaccature che porta gli scienziati a classificarlo come probabile echinoderma. Questo fossile risale al tardo Ediacarano, circa 550 milioni di anni fa. Oltre a ciò, i primi echinodermi certi compaiono nel Cambriano antico, circa 530 milioni di anni fa. Contenenti 7,000 specie viventi, gli echinodermi sono il secondo phylum più grande di deuterostomi dopo i cordati (vertebrati), che sono il phylum di grandi dimensioni dominante sulla terra.

Molto flessibili, gli echinodermi si trovano ad ogni profondità dell’oceano, dalla zona intertidale alla zona abissale, miglia e miglia sotto la superficie. Ci sono due subphyla primari di echinodermi; il mobile Eleutherozoa, che comprende stelle marine, stelle fragili, ricci di mare, dollari di sabbia, margherite di mare e cetrioli di mare; e il sessile Pelmatozoa, che include i crinoidi (stelle piumate). Il subphyla mobile striscia lungo il fondo dell’oceano usando un piede muscoloso ed è specializzato per consumare gli abitanti del fondo che pochi altri animali oceanici possono.

Gli echinodermi sono significativi perché sono tra gli unici grandi animali in grado di sopravvivere nell’assoluto deserto che caratterizza la stragrande maggioranza degli oceani del mondo. I loro scheletri si fossilizzano prontamente e forniscono importanti informazioni biogeografiche ai paleontologi. Molte formazioni calcaree sono costituite da scheletri di echinodermi e alcuni paleontologi ritengono che la radiazione evolutiva degli echinodermi sia stata responsabile di un improvviso aumento della diversità della vita marina del Mesozoico.