I professionisti esperti di vernici oggi usano un solvente chiamato acquaragia come alternativa alla trementina per diluire la vernice e pulire i pennelli. L’acquaragia ? un distillato di petrolio delicato ea bassa volatilit? che pu? essere utilizzato per sgrassare e pulire macchinari e, insieme all’olio da taglio, come lubrificante per il taglio e l’alesatura delle filettature delle viti.
L’acquaragia ? anche conosciuta come solvente Stoddard, riferendosi al suo co-inventore, WJ Stoddard. Nel 1928, Stoddard, insieme a Lloyd Jackson, svilupp? questo solvente alternativo da utilizzare nella sua attivit? di lavaggio a secco. Il solvente Stoddard ? rimasto il solvente per lavaggio a secco pi? popolare in America fino agli anni ‘1950 e il termine ? usato pi? frequentemente in questo contesto. Al di fuori degli Stati Uniti e del Canada, l’acquaragia ? chiamata acquaragia anche se in realt? ? un liquido limpido.
Nel processo di distillazione, sostanze chimiche come gli idrocarburi alifatici (paraffina) e aliciclici (ciclopropano) sono combinati con idrocarburi alchilaromatici (benzene) per produrre i tre tipi pi? comuni di acquaragia. Il tipo I ? stato sottoposto a idrodesolforazione in cui la maggior parte dello zolfo viene rimossa dal distillato. Il tipo II ? fondamentalmente un’estrazione con solvente in cui l’idrotrattamento rimuove la maggior parte degli idrocarburi aromatici. Il tipo III viene elaborato con idrogenazione, l’aggiunta di idrogeno. Ci? significa che la struttura atomica dei vari idrocarburi che formano il distillato di ciascun tipo di acquaragia ? stata scambiata per diverse applicazioni.
L’acquaragia inodore di tipo II ? uno dei tipi pi? comuni di diluente per vernici. ? stato trattato per rimuovere i solventi aromatici, consentendone l’utilizzo nella produzione di vernici a base di olio a basso odore. L’acquaragia nella sua forma aromatica ?, tra gli altri usi, un ingrediente base nella produzione di asfalto.
Oltre alla tipizzazione, l’acquaragia ? classificata come classe 1, 2 o 3. La classe 1 ? un prodotto con un punto di infiammabilit? o temperatura di combustione elevata e, quindi, una bassa volatilit?. La classe 2 ha un punto di infiammabilit? leggermente pi? basso e la classe 3, la volatilit? pi? alta con, ovviamente, il punto di infiammabilit? pi? basso delle tre classi.
Sebbene l’acquaragia sia uno dei detergenti e solventi alternativi pi? sicuri, ? descritto dall’Occupational Health and Safety Administration (OSHA) come un lieve irritante cutaneo. Riceve anche un grado di infiammabilit? di classe 3; una volta raggiunto il suo punto di infiammabilit? relativamente alto, l’acquaragia brucer? proprio come qualsiasi solvente a base di idrocarburi, emettendo cos? tossine pericolose. Inoltre, l’encefalopatia tossica cronica, una malattia cerebrale spesso riscontrata nei pittori commerciali e residenziali, ? stata attribuita all’esposizione prolungata agli spiriti minerali. Pertanto, sebbene l’acquaragia sia un’alternativa molto pi? sicura a molti solventi in determinate applicazioni, dovrebbe, come qualsiasi distillato di petrolio, essere conservata e maneggiata con la dovuta cura.