Il termine pixel per pollice (PPI), a volte indicato anche come densità di pixel, viene utilizzato per descrivere la risoluzione di un’immagine digitale. Un pixel è l’unità più piccola utilizzata per creare un’immagine digitale e di solito esiste come un singolo punto colorato. Per questo motivo, la risoluzione di un’immagine viene talvolta definita punti per pollice (DPI) anziché pixel per pollice o PPI. Il numero di pixel che esistono all’interno di un pollice quadrato di un’immagine digitale definisce il PPI o DPI. Se l’immagine viene espansa o ridotta di dimensioni, il numero di pixel per pollice cambierà proprio come cambierà la risoluzione dell’immagine.
Quando si crea o si sceglie un’immagine per la pubblicazione online o in stampa, i pixel per pollice sono importanti. Un’immagine con un basso numero di pixel per pollice apparirà sfocata sullo schermo di un computer e quando viene stampata. Questo, ovviamente, a meno che l’immagine non sia significativamente ridotta di dimensioni. Un’immagine con un numero elevato di pixel per pollice, d’altra parte, apparirà piuttosto nitida e chiara sia sullo schermo di un computer che sulla stampa.
In generale, un’immagine digitale di buona qualità avrà 300 pixel per pollice o più. Ci sono casi in cui il numero di pixel per pollice è molto più alto. Le immagini create per i siti che consentono agli utenti di ingrandire da vicino le immagini vengono spesso create a una risoluzione molto elevata. Un sito web che vende gioielli, ad esempio, potrebbe creare immagini con una risoluzione sufficientemente alta da consentire agli utenti di ingrandire da vicino i dettagli dell’immagine.
Il numero di pixel per pollice influisce sulla qualità delle immagini mostrate sugli schermi televisivi, nonché sulla qualità delle immagini mostrate sugli schermi dei computer. I televisori in grado di visualizzare programmi ed eventi in alta definizione sono in grado di visualizzare più pixel per pollice rispetto ai televisori che non dispongono di questo tipo di capacità. Il PPI influisce anche sulla visualizzazione su dispositivi portatili, come telefoni cellulari e assistenti digitali personali. Lo stesso vale per i dispositivi mobili ampiamente utilizzati per scopi ricreativi come quelli che riproducono musica, giochi, programmi televisivi e film.