Cosa sono i punti di pressione?

I punti di pressione sono aree sensibili del corpo in cui la pressione può essere applicata per provocare determinati effetti o sensazioni. Applicare correttamente la pressione su questi punti può causare piacere, sollievo dal dolore, sollievo dallo stress o guarigione, come nell’agopuntura e nella riflessologia. Questi punti possono anche essere usati per causare dolore, lesioni o incapacità in alcune forme di arti marziali e altri tipi di combattimento. Nella medicina moderna, i punti di pressione sono definiti come aree del corpo che hanno un’elevata densità nervosa. La concentrazione dei nervi in ​​una zona del corpo provoca ipersensibilità in quella zona.

Destinazioni

Non c’è consenso su quanti punti di pressione ha il corpo o sulle loro posizioni esatte. Cento punti sono usati nella medicina tradizionale cinese, ma altre fonti ritengono che potrebbero essercene migliaia. Il loro numero e la loro posizione possono anche variare a seconda del modo in cui vengono utilizzati.

Riflessologia
A volte chiamata terapia a zone, la riflessologia utilizza la pressione applicata dalle dita, dai gomiti o da altri strumenti per massaggiare o spingere sui punti di pressione del soggetto nei piedi, nelle mani e nelle orecchie, reindirizzando così i percorsi energetici. Basandosi sulla convinzione che tutti i principali organi del corpo siano rappresentati da punti specifici sulle mani, sui piedi o sulle orecchie, la riflessologia sostiene che stimolando i punti di pressione corrispondenti, gli organi corrispondenti saranno aiutati. I benefici della stimolazione di questi punti includono una migliore circolazione, sollievo dallo stress e un flusso di energia riparato. Tutto questo è considerato da molte persone per aiutare il corpo a funzionare in modo più efficiente e guarire.

Agopuntura

Una branca della medicina tradizionale cinese chiamata agopuntura insegna che il corpo ha punti in cui l’energia si accumula e il suo flusso è inibito. Penetrando in questi punti con minuscoli aghi, si pensa che i percorsi energetici vengano reindirizzati, a beneficio della salute generale e della guarigione del soggetto. La digitopressione è una pratica simile, ma invece di usare gli aghi, la pressione viene applicata usando le mani nude del praticante.

Arti marziali

All’altra estremità dello spettro, lo studio dei punti di pressione per l’uso nelle arti marziali e in altri tipi di combattimento mira a identificare quelle aree del corpo che sono suscettibili di causare dolore o lesioni estreme. Questi punti sono identificati in modo che possano essere attaccati, ferendo così un avversario o rendendolo incapace. Gli occhi, il naso e l’inguine sono comunemente citati punti di pressione di combattimento. Due punti sotto l’osso mascellare, uno su ciascun lato del viso, sono spesso insegnati nelle classi di autodifesa come punti di pressione primari da utilizzare dalle vittime di violenza.