Riserve comprovate, o 1P, è un termine usato dall’industria petrolifera e del gas naturale. Si riferisce alla quantità di petrolio o gas in un serbatoio in una determinata situazione economica che è recuperabile utilizzando la tecnologia attuale. In qualsiasi serbatoio, c’è una quantità limitata che può essere estratta. Queste riserve sono un modo per quantificare esattamente la quantità di idrocarburi che ci si può aspettare da un pozzo o da un serbatoio.
Esistono due tipi di riserve comprovate: sviluppate e non sviluppate. Le riserve comprovate sviluppate dispongono già di tutte o la maggior parte delle attrezzature e delle perforazioni necessarie per estrarre la risorsa. Le riserve non sviluppate richiedono un investimento di denaro, tempo e fatica prima di poter estrarre la risorsa.
Esistono diversi metodi per stimare le riserve accertate, sebbene nessun metodo sia del tutto preciso. Alcuni esperti sostengono inoltre che alcune società e alcuni paesi hanno sopravvalutato le proprie riserve per motivi economici. Ad esempio, una compagnia petrolifera che afferma di avere riserve comprovate avrebbe di conseguenza un prezzo delle azioni più elevato.
Un metodo di stima è noto come analisi della curva di declino. Questo viene fatto tracciando i livelli di output nel tempo e quindi estendendo graficamente i dati per stimare l’output futuro. L’analisi della curva di riduzione può essere applicata solo a un serbatoio già in produzione; in caso contrario, i dati necessari non sono disponibili.
Un altro metodo è il metodo volumetrico. Questo metodo richiede una grande quantità di dati iniziali per ottenere una stima accurata. Le dimensioni del serbatoio e il tipo di rocce in esso contenute devono essere conosciute o stimate. Questo metodo funziona meglio dopo che sono state eseguite perforazioni sufficienti per fornire informazioni accurate sulla dimensione del serbatoio e sulla composizione del suo contenuto.
Un terzo metodo è noto come metodo di bilancio dei materiali. Questo metodo esamina il rapporto tra petrolio, gas naturale e acqua estratta da una fonte petrolifera. I rapporti sono quindi correlati alla variazione di pressione nel serbatoio.
A partire dal 2009, si ritiene che i paesi con le maggiori riserve accertate siano l’Arabia Saudita, il Canada e l’Iran. Sono stati sollevati dubbi sul fatto che un certo numero di paesi dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) possiedano effettivamente le loro riserve dichiarate. Le regole dell’OPEC basano le quote di produzione sull’ammontare delle riserve comprovate. I paesi con riserve dichiarate più elevate possono quindi vendere più petrolio o gas naturale. La maggior parte dei paesi non dispone di revisori indipendenti che stimano le loro riserve, il che ha alimentato il sospetto sull’accuratezza delle loro cifre.