Cos’è BPEL?

Con la prevalenza di Internet nelle comunicazioni in questi giorni, sembra naturale che le aziende utilizzino i protocolli Internet per condurre le loro attività quotidiane e non così quotidiane. Dopotutto, la Rete può favorire un rapido trasferimento di dati e può eliminare la geografia dall’equazione della comunicazione. Molte aziende scelgono di svolgere la maggior parte del loro lavoro tramite una qualche forma di connessione Internet, ma non sono solo gli 0 e gli 1 che aiutano le aziende. È una combinazione di lettere e numeri che si traduce in un altro acronimo relativo a Internet, BPEL.

BPEL è l’acronimo di Business Process Execution Language. Come EAI, BPEL è un linguaggio basato su XML, ma BPEL è più specifico e mirato. Nello specifico, un programmatore utilizza BPEL per unire funzioni a volte disparate in un processo integrato, con conseguente uso continuo di Internet per condurre transazioni commerciali che vanno da semplici scambi di denaro a calcoli complessi e riallocazione di risorse.

A differenza di altri linguaggi di programmazione, BPEL è stato creato da diverse persone che lavorano per diverse aziende, tra cui Adobe, Avaya, BEA, Hewlett-Packard, IBM, Microsoft, NEC, Novell, Oracle e SAP. IBM e Microsoft hanno dato il via alla grande con Web Services Flow Language di IBM e Xlang di Microsoft nel 2002. Da allora, è andata avanti a tutto vapore.

Tutto questo potrebbe sembrare che stia descrivendo enormi operazioni commerciali. Questo è il caso, ma è anche vero che BPEL può essere utilizzato per facilitare operazioni più piccole per le imprese più piccole. Per ogni Merrill Lynch che esegue milioni di operazioni ogni giorno, c’è un Pat Connors Investing che esegue solo 10 operazioni al giorno. Per ogni Orbitz o Expedia che elabora migliaia di dettagli di viaggio ogni giorno, c’è una Karen Seaberg Travel Company che si occupa di soli tre clienti al giorno.

In altre parole, non sono solo i ragazzi e le ragazze grandi che possono divertirsi utilizzando l’incredibile funzionalità di BPEL. Questo è il bello, secondo molti dei suoi sviluppatori: è incredibilmente flessibile e incredibilmente potente, offrendo allo stesso tempo processi per gli utenti finali incredibilmente facili da usare in ambito sia grande che piccolo.