Cos’è il Lupus Vulgaris?

Il lupus vulgaris è una condizione dolorosa della pelle nodulare causata più comunemente dal microrganismo micobatterio tubercolosi. Di solito colpisce il viso o i glutei e il tronco. Il termine “lupus” è usato per riferirsi all’ulcerazione della pelle e alla necrosi che si verifica quando non viene trattata. Il lupus vulgaris è anche conosciuto come tuberculosis luposa cutis o tuberculosis cutis luposa a causa del suo agente eziologico. Come qualsiasi altra forma di tubercolosi, è curabile con la combinazione di quattro farmaci di isoniazide, rifampicina, etambutolo e pirazinamide.

Il Mycobacterium tuberculosis preferibilmente rimane e prospera nei tessuti polmonari, causando la tubercolosi polmonare (TB). Quando la tubercolosi si verifica in altri organi e tessuti, viene definita tubercolosi extrapolmonare. Esistono diverse forme di tubercolosi extrapolmonare, tra cui la tubercolosi miliare, la scrofola, la tubercolosi verrucosa cutanea, i tubercolidi, gli ascessi tubercolari metastatici e l’ulcera tubercolare metastatica o la gomma tubercolare. Questi, insieme al lupus vulgaris, possono presentarsi come condizioni cutanee causate dall’infezione da tubercolosi.

Relativamente raro, il lupus vulgaris è una variante della tubercolosi cutanea persistente e progressiva. Le lesioni iniziali sono noduli piccoli e nettamente definiti, di colore bruno-rossastro e consistenza gelatinosa. Queste lesioni sono anche conosciute come noduli di gelatina di mele. La persistenza di queste lesioni porta alla coalescenza e alla distruzione dei tessuti. Non esiste una fascia di età esente dal lupus vulgaris, ma la maggior parte dei pazienti va dal medico prima dei 30 anni con questi sintomi.

Tra i caucasici, la regione della testa e del collo è tipicamente colpita. Negli asiatici, il lupus vulgaris si verifica più comunemente sui glutei e sulle estremità. Sono stati segnalati anche alcuni casi di coinvolgimento del pene.

L’organismo causativo raggiunge la pelle attraverso varie vie. Una via è l’inoculazione diretta, in cui l’organismo si diffonde al derma dopo essere entrato in una ferita cutanea aperta. La via ematogena, o sanguigna, e la via linfatica possono essere utilizzate quando l’organismo viene trasferito alla pelle da un organo interno affetto. Un’altra via è l’estensione diretta, dalle articolazioni infette o dalle ghiandole sottocutanee.

La diagnosi di lupus vulgaris è confermata attraverso una biopsia cutanea dell’area interessata. I risultati istopatologici indicherebbero la presenza di granulomi epitelioidi caseificanti che contengono bacilli acido-resistenti. Per escludere una coesistente infezione da tubercolosi polmonare, può essere richiesta una coltura dell’espettorato o una radiografia del torace. Possono essere eseguiti anche un test cutaneo alla tubercolina di Mantoux e altri esami radiologici.

Il trattamento più efficace del lupus vulgaris è l’assunzione orale di farmaci antitubercolari. Possono essere somministrati anche altri antibiotici per trattare eventuali infezioni batteriche secondarie. Il trattamento con questi farmaci dura mesi o anni, a seconda della gravità della malattia. Quando il viso è gravemente sfigurato o ampie aree della pelle sono necrotiche, può essere raccomandata l’escissione chirurgica delle aree interessate.