Il Nunc dimittis è un cantico che viene cantato da alcune sette cristiane durante le funzioni serali. Un cantico è un inno che è tratto direttamente dalla Bibbia; nel caso del Nunc dimittis, il cantico è tratto dal Vangelo di san Luca. Molti musicisti hanno messo in musica questo canto, creando una varietà di stati d’animo e versioni, ed è generalmente considerato un canto di gioia e un’affermazione di fede.
La sezione della Bibbia da cui proviene il Nunc dimittis documenta la presentazione del bambino Gesù a Gerusalemme. Dio ha detto a un devoto ebreo di nome Simeone che non sarebbe morto finché non avesse visto il Salvatore; il cantico mette a cantare le parole di Simeone al vedere il bambino Gesù. Inizia con la frase Nunc dimittis, servum tuum, “ora hai licenziato il tuo servo”, e continua con parole di lode e di gioia.
Come puoi vedere, il nome di questo cantico è preso dalle prime due parole della sua versione latina. Può anche, ovviamente, essere cantato in inglese o in altre lingue. Il Nunc dimittis è una celebrazione della salvezza e compare spesso nelle chiese anglicane, cantato in una varietà di composizioni. Alcune delle composizioni più eleganti sono versioni cantate del periodo medievale.
Potresti anche sentire il Nunc dimittis chiamato Cantico o Cantico di Simeone, un riferimento al suo personaggio principale. Questo particolare cantico è estremamente noto ed è spesso citato in opere di autori occidentali che presumono che le persone abbiano familiarità con la forma del Nunc dimittis.
Come puoi immaginare, esistono diverse traduzioni del Nunc dimittis in inglese. Nella Bibbia di Re Giacomo, una traduzione ampiamente usata, si legge per intero: “Signore, ora lascia che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola: poiché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, che hai preparato davanti alla faccia di tutti persone; Luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».