Cos’è il pentaclorofenolo?

Il pentaclorofenolo è un composto chimico organico ampiamente utilizzato nell’industria del legno. Questa sostanza chimica è anche conosciuta come PCP, ma è diversa dal PCP che viene utilizzato come droga ricreativa. L’uso più comune della sostanza chimica è come conservante per il legno; tuttavia è stato anche usato storicamente come insetticida, erbicida e disinfettante. A causa delle preoccupazioni sulla tossicità del pentaclorofenolo, la vendita di questa sostanza chimica è limitata in molti paesi, compresi gli Stati Uniti e la Nuova Zelanda. Sia la produzione che l’uso della sostanza chimica sono limitati nei paesi dell’Unione Europea. Alcuni paesi europei hanno deciso di vietarlo del tutto.

Il preservante del legno PCP viene prodotto aggiungendo cloro a un precursore chimico chiamato fenolo. Questo processo richiede l’aggiunta di un catalizzatore per aumentare la velocità della reazione tra cloro e fenolo. Il catalizzatore aggiunto è cloruro ferrico o alluminio anidro. Quando la reazione è completa, la miscela chimica risultante è pura fino al 90%, mentre il restante 10% della miscela è una gamma di altri sottoprodotti fenolici.

Uno dei due metodi può essere utilizzato per trattare i prodotti in legno con pentaclorofenolo. Il primo metodo è chiamato metodo del processo a pressione. In questo processo, i prodotti in legno vengono immersi in un bagno chimico e viene applicata una pressione per saturare il legno con il conservante. Il secondo metodo è chiamato metodo di processo senza pressione e prevede che i prodotti in legno vengano immersi o spruzzati con la sostanza chimica senza che venga applicata pressione.

L’esposizione al pentaclorofenolo è un problema negli ambienti industriali in cui la sostanza chimica viene prodotta o utilizzata. Questo perché l’inalazione acuta o cronica di aria contaminata da fumi di solventi o il contatto con legno trattato con PCP possono essere tossici. Inoltre, l’esposizione è un problema per la salute pubblica perché anche le acque sotterranee, il suolo e persino l’acqua potabile che sono state contaminate dalla sostanza chimica possono diventare una fonte di tossicità. Questo tipo di tossicità è un rischio soprattutto in luoghi vicino a strutture industriali in cui viene utilizzata la sostanza chimica e vicino a siti di raccolta di rifiuti pericolosi.

I sintomi della tossicità del pentaclorofenolo possono variare a seconda che l’esposizione alla sostanza chimica sia cronica o acuta. L’esposizione a breve termine ad alte concentrazioni della sostanza chimica può danneggiare il sistema nervoso centrale, il tratto gastrointestinale e organi come reni, fegato e polmoni. Il vapore chimico può danneggiare gravemente gli occhi e la bocca. Basse concentrazioni a lungo termine della sostanza chimica causano anche danni al sistema nervoso centrale, ai reni e al fegato. Si ritiene inoltre che l’esposizione a lungo termine aumenti il ​​rischio di alcuni tipi di cancro.