Cos’è la fototerapia dell’acne?

L’acne è un problema molto comune tra adolescenti e adulti, sebbene la maggior parte delle persone sia in grado di gestire le epidemie con semplici rimedi casalinghi e farmaci topici. Alcune persone, tuttavia, hanno un’acne dolorosa e diffusa che persiste nonostante i regolari sforzi di trattamento. La fototerapia dell’acne è una procedura clinica che aiuta molti pazienti a superare l’acne persistente in poche settimane. La fototerapia comporta l’esposizione della pelle colpita a impulsi di luce blu visibile. La luce induce una reazione chimica che blocca l’infiammazione e uccide i batteri sulla pelle, trattando così le imperfezioni esistenti e prevenendo la formazione di nuove.

Le ghiandole sebacee appena sotto la pelle sono popolate da milioni di batteri Propionobacterium acnes (P. acnes). Quando i pori della pelle sono ostruiti dalla sporcizia, gli oli non possono sfuggire alle ghiandole e i batteri prosperano. La fototerapia dell’acne sfrutta un processo naturale del metabolismo batterico per distruggere il P. acnes nelle ghiandole sebacee. I batteri secernono una sostanza chimica chiamata porfirina che, se esposta alla luce, si scompone e rilascia perossido. Il perossido uccide i batteri esistenti e aiuta a esfoliare i pori ostruiti, aiutando ad alleviare l’infiammazione e ridurre le possibilità di un nuovo focolaio.

La fototerapia dell’acne di solito si svolge all’interno dell’ufficio di un dermatologo o di una clinica per la cura della pelle. Un paziente può sedersi su una sedia comoda e ricevere occhiali colorati. Una piccola macchina emette impulsi a bassa frequenza di luce blu o viola più volte al secondo per circa 15 minuti. La maggior parte dei medici suggerisce che i pazienti si sottopongano a due sessioni di 15 minuti a settimana per circa quattro settimane, sebbene possano essere presi accordi speciali in base alla gravità dell’acne di una persona e al suo programma personale. La procedura è completamente indolore e molte persone vedono risultati positivi in ​​appena tre o quattro trattamenti.

Studi clinici in corso suggeriscono che la fototerapia dell’acne può essere ancora più efficace quando viene applicata una crema topica chiamata acido aminolevulinico prima di una sessione. L’acido aminolevulinico è altamente sensibile alla luce e può aumentare gli effetti della luce blu sulle porfirine. Poiché l’acido può causare irritazione alla pelle, i trattamenti sono generalmente programmati ogni due settimane.

La fototerapia sta diventando un’opzione di trattamento molto comune negli studi dermatologici di tutto il mondo. Nella maggior parte dei casi, i medici suggeriscono farmaci da banco o da prescrizione insieme a una pulizia coerente come primo tentativo di trattamento. Possono prendere in considerazione peeling chimici o fototerapia dell’acne per combattere il problema quando i focolai non migliorano dopo alcuni mesi. La fototerapia dell’acne è preferita rispetto ai peeling da una maggioranza crescente di medici perché è relativamente a basso rischio e ha un alto tasso di successo.