Cos’è la vasculite sistemica?

La vasculite sistemica è una grave condizione medica che influisce negativamente sul flusso sanguigno e sulla funzione dei vasi sanguigni. Spesso manifestandosi in presenza di una malattia autoimmune, la vasculite sistemica ha il potenziale di causare necrosi o morte dei tessuti, a causa del flusso alterato di sangue ossigenato. Il trattamento per questa condizione è incentrato sul rallentamento della sua progressione e generalmente prevede la somministrazione di farmaci immunosoppressivi.

L’insorgenza della vasculite sistemica, nota anche come vasculite necrotizzante sistemica, si verifica solitamente in presenza di una malattia autoimmune, come la poliarterite nodosa o l’artrite reumatoide, e può essere considerata una complicazione della condizione preesistente. Non esiste una causa nota per lo sviluppo dell’infiammazione dei vasi sanguigni che caratterizza questa rara condizione. La vasculite sistemica è una malattia progressiva che può influire sulla funzione dei vasi sanguigni in qualsiasi parte del corpo e, in definitiva, compromettere la salute dei tessuti e degli organi.

Gli individui che sviluppano vasculite necrotizzante sistemica possono manifestare una varietà di segni e sintomi che possono interessare diversi sistemi corporei. L’esordio precoce della malattia è generalmente caratterizzato dalla presenza di affaticamento pronunciato, febbre e perdita di peso involontaria. Alcuni individui sintomatici possono sviluppare lesioni cutanee, eruzioni cutanee, tessuto ulcerato o scolorimento accentuato della pelle che colpisce gli arti o le dita. I tessuti privi di ossigeno possono infine iniziare a deteriorarsi, causando infiammazione e disagio nell’area interessata.

La vasculite necrotizzante sistemica può anche influenzare negativamente la propria funzione neurologica, causando disturbi della parola, del movimento e della vista. Gli individui possono anche sviluppare mal di testa cronici, convulsioni o cambiamenti di personalità. Alcuni possono provare dolore, formicolio o debolezza agli arti e alle dita. In alcuni casi si possono manifestare disturbi articolari, che causano infiammazione, spasmi e atrofia dei tessuti muscolari interessati. Altri sintomi associati a questa forma di vasculite possono includere disturbi addominali e feci sanguinolente.

Esistono diversi test che possono essere eseguiti per confermare una diagnosi di vasculite sistemica. Dopo un esame fisico e una consultazione iniziale, un individuo può essere indirizzato a un esame neurologico che valuta la funzionalità delle proprie capacità cognitive, sensoriali e motorie. Un test della velocità di sedimentazione può essere somministrato per misurare l’infiammazione esistente e possono essere impiegati esami del sangue per valutare la funzionalità epatica e i livelli di anticorpi. Ulteriori test possono includere una biopsia del nervo, per valutare eventuali danni ai nervi che possono esistere, e un’analisi delle urine.

Il trattamento per la vasculite sistemica è generalmente centrato sul rallentamento della progressione della malattia. Comunemente, i corticosteroidi, come il prednisone, possono essere somministrati per sopprimere la risposta immunitaria dell’organismo alla presenza di infiammazione. L’applicazione a basse dosi di un farmaco steroideo come parte di un regime di trattamento a lungo termine spesso serve a ridurre l’infiammazione, ma può mettere l’individuo a serio rischio di effetti collaterali che possono includere ritenzione di liquidi, immunità compromessa e osteoporosi. Ulteriori farmaci antinfiammatori, come la ciclofosfamide, possono anche essere utilizzati per trattare i sintomi gravi di vasculite; sebbene l’uso prolungato possa indurre effetti collaterali che includono affaticamento, disagio articolare e ridotta funzionalità renale.
La prognosi associata alla vasculite sistemica dipende dalla presentazione della malattia, dalla gravità dei sintomi e dalla salute generale dell’individuo. Gli individui con questa forma di vasculite possono avere un aumentato rischio di sviluppare infezioni secondarie che possono diffondersi ad altre parti del corpo. Gli organi oi tessuti che presentano necrosi sistemica indotta da vasculite possono sostenere un deterioramento fisico o funzionale duraturo.