Cos’è l’annegamento a secco?

L’annegamento a secco è un’emergenza medica in cui un paziente non è in grado di estrarre l’ossigeno dall’aria a causa del fluido nei polmoni. Il paziente morirà se non viene curato a causa della privazione di ossigeno e l’intervento medico è necessario rapidamente per le persone in questa situazione. È importante essere consapevoli che l’acqua non è necessariamente coinvolta nei casi di annegamento a secco. I liquidi si accumulano nei polmoni a causa di processi fisiologici e il paziente annega nei propri liquidi, non nell’acqua proveniente da una fonte esterna.

Alcune cause di annegamento a secco includono traumi al torace o al diaframma che rendono impossibile il gonfiaggio dei polmoni per ottenere ossigeno, paralisi al torace, inalazione di gas che spostano l’ossigeno e laringospasmo, in cui la laringe si chiude e non si riapre. Circa il 15% dei decessi per annegamento è attribuito all’annegamento a secco.

In tutti questi casi, il paziente non riceve ossigeno, ma il sangue continua a circolare e si verificano alcuni cambiamenti nel sistema vascolare intorno ai polmoni mentre il corpo cerca di compensare il limitato scambio di gas. I liquidi iniziano a fuoriuscire dai vasi sanguigni e nei polmoni, causando edema polmonare. I polmoni si riempiono di liquido, rendendo impossibile lo scambio di gas anche se l’ossigeno raggiunge i polmoni e il paziente muore per arresto cardiaco.

I pazienti che stanno vivendo un annegamento secco possono avere sintomi variabili, a seconda della causa. Segni comuni sono il respiro affannoso, la sensazione di non riuscire a respirare e lo sviluppo di vertigini. Il trattamento richiede di determinare cosa sta interferendo con lo scambio di gas nei polmoni e affrontarlo. Questo non è sempre possibile in tempo per salvare la vittima.

Questo termine è anche usato per descrivere alcuni casi documentati in cui le persone si tuffano in acque estremamente fredde e subiscono un arresto cardiaco. Quando vengono sottoposti all’autopsia, non c’è acqua nei polmoni e la causa dell’annegamento non è in realtà l’interferenza con la capacità di assorbire ossigeno, ma lo shock al cuore che ne provoca l’arresto. Le persone possono ridurre i rischi di tali incidenti acclimatandosi lentamente all’acqua fredda ed evitando l’acqua molto fredda se hanno una storia di problemi cardiaci.

C’è una certa confusione tra annegamento secco e un diverso tipo di crisi mediche noto come annegamento secondario. Nell’annegamento secondario, qualcuno nuota, subisce traumi ai polmoni e si ammala e muore diverse ore dopo. Il paziente annega sulla terraferma, portando alcune persone a chiamarlo “annegamento a secco”, ma l’annegamento è il risultato dell’inalazione di acqua che danneggia i polmoni.