La Nux vomica è un’erba tossica dell’albero della stricnina, che cresce in Australia, Sri Lanka e nelle Indie orientali. A volte è conosciuto con i nomi comuni “bottone quacchero” e “noce velenosa”. Storicamente, la nux vomica è stata usata per uccidere i parassiti. Un tempo era anche usato internamente per curare il bestiame e gli esseri umani come una forma di terapia a base di erbe. A causa dei timori di avvelenamento e morte, la terapia a base di erbe con nux vomica non è più ampiamente praticata.
La sua reputazione come pianta medicinale deriva dall’abbondanza di alcaloidi nella nux vomica. Queste sostanze chimiche vegetali a base di azoto possono rendere gli utenti più immuni alle malattie, nonostante la presenza di veleno, secondo alcuni professionisti della medicina alternativa. Gli alcaloidi nella nux vomica sono anche accreditati per aumentare la risposta del corpo agli stimoli rendendo più sensibili i centri nervosi del corpo.
Questa maggiore sensibilità porta ad una maggiore riflessività di alcuni muscoli. A volte le reazioni muscolari a questa erba possono essere troppo forti, portando a spasmi e convulsioni. I muscoli della colonna vertebrale e delle gambe sono più sensibili all’erba, ma tutti i muscoli, inclusi i muscoli del cuore e dei polmoni, possono essere colpiti.
La capacità di innescare reazioni e contrazioni muscolari storicamente ha reso la pianta un trattamento efficace per indurre movimenti intestinali o vomito. È stato usato nei tonici presumibilmente per guarire il tratto digestivo, purificare il corpo e alleviare la stitichezza. Nux vomica è stato utilizzato anche per migliorare la circolazione e la respirazione grazie ai suoi poteri di stimolazione muscolare.
Alcuni utenti di nux vomica riferiscono che tutti e cinque i sensi sono intensificati, consentendo loro di ascoltare, toccare, gustare, annusare e vedere in modo più vibrante. Ciò ha portato all’uso ricreativo dell’erba con i narcotici. Gli studi delle forze dell’ordine affermano che le droghe illegali cocaina, LSD ed eroina sono talvolta legate alla nux vomica.
Coloro che cercano di utilizzare la pianta per benefici terapeutici la usano solo in quantità molto ridotte. L’erba viene solitamente utilizzata in una miscela con una concentrazione non superiore all’1%. Ad alte concentrazioni potrebbero verificarsi convulsioni. I medicinali contenenti nux vomica contengono l’alcaloide stricnina o brucina.
La stricnina viene utilizzata principalmente poiché è più forte della brucina. Ad alte dosi di stricnina, sono possibili spasmi muscolari alla schiena. Secondo studi medici, la colonna vertebrale di alcuni pazienti si è curvata all’indietro a causa delle convulsioni dovute all’eccessiva stricnina. Questo è stato accompagnato da spasmi dolorosi, letargia e occasionalmente morte, secondo i rapporti medici. La stricnina viene solitamente somministrata per via orale o per iniezione con una miscela di acqua salata.
La brucina è generalmente disponibile in tinture, polvere o estratti. Sebbene non sia potente come la stricnina, gli esperti medici avvertono che può comunque essere un integratore pericoloso. I segni che una persona è stata esposta a troppa nux vomica includono dolore muscolare, mascella stretta e respirazione dolorosa. Anche gli arti rigidi e l’iperattività sono sintomi.