Un warblog è un tipo di weblog che di solito si concentra sui problemi o sugli eventi di una guerra in corso. Spesso gli autori dei warblog sono stati soldati, operatori umanitari o giornalisti vicini o testimoni in prima persona degli eventi di una guerra. Come altri weblog, o blog, di solito sono scritti da una prospettiva in prima persona, mettendo in relazione gli eventi come l’autore li ha visti o vissuti. Alcuni di questi warblog sono stati visti come una forma di segnalazione che fornisce informazioni uniche. Meno spesso, un warblog può presentare una visione personale di questioni politiche relative a una guerra, senza che l’autore sia vicino alla guerra stessa.
I warblog sono stati identificati per la prima volta come un tipo unico di blog che si occupava delle conseguenze dell’11 settembre 2001, degli attacchi terroristici agli Stati Uniti e della risposta di quel paese ad essi. All’inizio facevano parte di una più ampia discussione online sugli attacchi terroristici. Si sono sviluppati ulteriormente durante il coinvolgimento degli Stati Uniti nelle guerre in Iraq e in Afghanistan. A volte sono associati a rapporti istantanei di giornalisti che coprono una guerra. L’idea del warblog è arrivata anche a includere resoconti personali di guerra di soldati attivi in combattimento, ex soldati o cittadini locali.
Dopo l’inizio delle guerre statunitensi in Afghanistan e Iraq, i resoconti personali di soldati e cittadini sono aumentati in popolarità e attenzione. Alcuni li consideravano diversi, o addirittura più accurati, resoconti delle guerre. Alcuni osservatori erano a disagio per il modo in cui differivano dai rapporti dei giornalisti o dai resoconti ufficiali. Altri hanno accolto con favore la prospettiva alternativa. In questo modo, sono spesso visti come un esempio del modo in cui le fonti di notizie sono aumentate su Internet.
Alcuni autori di warblog hanno continuato a scrivere formalmente per i media affermati. Alcuni soldati americani e cittadini iracheni hanno raccolto i loro post sul blog come libri. Altri sono stati presentati in documentari o addirittura drammatizzati.
In alcuni casi, il warblog è stato visto come una forma di denuncia da parte dei cittadini. Questo tipo di reportage è solitamente pensato come una serie di storie personali pubblicate da qualcuno senza una formazione formale in giornalismo. Alcuni lettori l’hanno vista come una descrizione più completa della guerra rispetto ai normali rapporti. D’altra parte, i critici possono essere scettici nei confronti dei rapporti personali che non sono stati modificati o recensiti o sono stati scritti da una persona senza un background giornalistico.
I primi casi dell’uso del termine warblog sono arrivati solo pochi anni dopo che il termine blog è diventato popolare. È apparso sui giornali poche settimane dopo gli attacchi dell’11 settembre. Alcuni attribuiscono ai warblog il merito di aver ampliato notevolmente il numero di utenti Internet che hanno creato i propri blog.