Uno pseudonimo è un nome fittizio più spesso associato agli autori, anche se attori, cantanti, rapper e persino quelli della criminalità organizzata usano spesso uno pseudonimo al posto del nome di nascita. Gli pseudonimi vengono utilizzati anche per ragioni pratiche quando il vero nome non è noto, come nel caso del County Coroner che etichetta un corpo non identificato come “John Doe” o “Jane Doe”.
Gli pseudonimi, o pseudonimi, sono usati in letteratura per una serie di motivi, ma soprattutto per il marketing. I lettori di un autore si aspettano che i suoi libri rientrino in un genere specifico. Se l’autore scrive un romanzo al di fuori di quel genere, uno pseudonimo manterrà l’opera separata. In questo modo, lo scrittore può costruire una base di fan in entrambi i generi senza deludere i fan con lavori che non rientrano nel regno delle aspettative. Ciò facilita la fedeltà dei fan, che si traduce in vendite e rende felici gli editori.
Altri autori come le sorelle Pamela e Mary O’Shaughnessy collaborano a romanzi gialli di fantasia pubblicandoli sotto lo pseudonimo di Perri O’Shaughnessy, una combinazione dei loro nomi con un cenno a Perry Mason.
Le autrici a volte assumono uno pseudonimo androgino o usano semplicemente le loro iniziali se credono che il loro genere possa essere un deterrente per guadagnare un pubblico. Un esempio è Joanne Kathleen Rowling, autrice della serie di Harry Potter, che ha dichiarato pubblicamente che [quando il suo lavoro era ancora sconosciuto] non credeva che i ragazzini sarebbero stati così propensi a prendere in mano un libro scritto da una donna, e per quelli che lo hanno fatto, potrebbero essere presi in giro per averlo apprezzato. Ha evitato la potenziale trappola del successo semplicemente lasciando il genere fuori dal suo pseudonimo. (Una volta che il suo lavoro è diventato famoso, molti ragazzi sono stati davvero sorpresi di apprendere che “JK Rowling” era una donna.)
Attori, cantanti e rapper spesso usano uno pseudonimo (nome d’arte) per creare un personaggio diverso da quello che evocherebbero i loro nomi legali. Norma Jeane Mortenson (allora Baker) divenne Marilyn Monroe. Roy Herald Scherer Jr. divenne Rock Hudson. Marshall Mathers è diventato Eminem. Spesso gli pseudonimi vengono adottati legalmente in sostituzione del nome originale, soprattutto nell’industria dell’intrattenimento.
Qualcuno potrebbe anche prendere uno pseudonimo per proteggersi, come nel caso di un informatore. Uno degli pseudonimi più famosi del secolo scorso è stato Gola Profonda, la fonte sconosciuta che ha fornito informazioni privilegiate sullo scandalo Watergate al giornalista del Washington Post Bob Woodward. L’identità di Gola Profonda è rimasta oggetto di speculazione per oltre 30 anni, fino al 31 maggio 2005, quando l’ex funzionario dei servizi segreti W. Mark Felt ha fatto la storia, rivendicando pubblicamente lo pseudonimo.
Gli pseudonimi che funzionano più vicino ai soprannomi (nomi descrittivi) sono spesso presi tra i membri della banda dove forniscono un grado di anonimato. La criminalità organizzata usa anche soprannomi, spesso incorporati nel nome effettivo, come Jimmy “The Weasel” Fratianno, Charles “Lucky” Luciano e Benjamin “Bugsy” Siegel.