L’evoluzione è sempre progredita a un ritmo costante?

Il mondo è un luogo eccitante in questi giorni, con un’economia globale, una tecnologia intelligente e una vasta gamma di affascinanti specie animali e vegetali. Ma non è sempre stato un posto così divertente. In effetti, per molto tempo – circa un miliardo di anni – la Terra è stata opaca come l’acqua dei piatti, con la vita che ristagnava a livello di melma. Tutto è accaduto – o meglio, non è accaduto – tra 800 milioni e 1.8 miliardi di anni fa, proprio nel mezzo del processo evolutivo, iniziato circa 3.5 miliardi di anni fa. Durante quella fase intermedia, tuttavia, l’evoluzione si è bloccata al punto che gli scienziati a volte la chiamano il “noioso miliardo” di anni. Prima di allora, l’evoluzione era abbastanza stabile, anche se a ritmo di lumaca, con lo sviluppo degli organismi unicellulari. Ma secondo la ricerca, quel progresso si è bloccato quando gli oceani sono rimasti a corto di sostanze nutritive in tracce di metalli e la vita oceanica – che era tutto ciò che c’era – è rimasta un disastro viscido per circa un miliardo di anni. Alla fine, in un arco di 200 milioni di anni, le acque hanno riacquistato i loro nutrienti vitali e l’evoluzione è tornata in carreggiata, portando infine alla biodiversità che vediamo oggi.

La Terra e l’evoluzione:

Le persone con gli occhi azzurri erano una rarità fino a quando non si è verificata una mutazione genetica circa 10,000 anni fa; attualmente, circa il 17% della popolazione degli Stati Uniti ha gli occhi azzurri.
Tutte le odierne centinaia di razze canine si sono evolute da un unico tipo di lupo.
Contrariamente alla credenza popolare, Charles Darwin affermò che gli umani e le scimmie condividevano un antenato comune, non che l’uomo si fosse evoluto dalle scimmie.