Nella mitologia greca, chi erano le Esperidi?

Le Esperidi erano un gruppo di ninfe che custodivano un giardino all’estremità occidentale del mondo nella mitologia greca. Come per molti personaggi della mitologia greca, la storia delle Esperidi è raccontata in modi diversi nei diversi testi; sono raffigurati come figli di diverse coppie di genitori, per esempio, e il loro gruppo cresce e diminuisce di dimensioni a seconda del racconto. La maggior parte delle storie generalmente sembra concordare sul fatto che le Esperidi furono messe in atto per custodire speciali mele d’oro date da Gea come regalo di nozze ad Era, e il padre delle Esperidi di solito si dice che sia Atlante.

Si dice spesso che il numero delle Esperidi sia tre, imitando le storie delle Tre Grazie e altre triadi in varie tradizioni mitologiche. Il loro numero raramente supera i sette nei miti greci, e nella maggior parte delle storie le Esperidi rimangono senza nome. In altri, vengono dati nomi come Aretusa, Aegle, Liupra ed Hespera. Le donne sono anche conosciute come le fanciulle occidentali o le figlie della sera, in riferimento alla loro posizione a ovest.

Secondo i racconti, le donne custodiscono un fantastico giardino che sembra quasi un paradiso. I meli d’oro sono la caratteristica principale del giardino, ma altre piante magiche o bellissime sono spesso descritte nei racconti sulle Esperidi. Il giardino ospita anche un drago di nome Ladone, che sarebbe stato installato nel giardino per garantire che le Esperidi non cedessero alla tentazione e non cogliessero i meli di Era. Alle Esperidi piaceva anche cantare e fare musica per intrattenersi.

Le persone che hanno familiarità con i miti su Ercole potrebbero avere familiarità con le Esperidi, poiché rubare alcune delle loro mele era uno dei compiti che Ercole doveva completare. Secondo la maggior parte delle storie, Ercole ingannò Atlas a rubare le mele per lui, e in alcuni racconti uccise anche il drago Ladone. Tuttavia, al ritorno con le mele, nessuno sapeva bene cosa farne, e alla fine Ercole le diede ad Atena, che le riportò nel giardino.

Racconti come quello delle Esperidi si trovano in molte culture, suggerendo che molte società umane hanno una visione di un paradiso custodito da donne attraenti e di talento. Si dice che le mele nel giardino delle Esperidi concedano l’immortalità, altro tema comune nella mitologia; molte persone apprezzano l’idea che un frutto magico con il dono della vita esista da qualche parte, anche se non possono accedervi.