USB e FireWire® sono standard concorrenti per le porte di trasferimento dati su computer e dispositivi digitali. Ciascuno utilizza un’architettura proprietaria e presenta vantaggi e svantaggi. Comprendere i punti più sottili può aiutare i consumatori a scegliere quali tipi di prodotti acquistare. Nella maggior parte dei casi il risultato è l’utilizzo di alcuni dispositivi con porte USB e altri con FireWire®.
USB e FireWire® provengono da due campi separati: USB dall’USB Implementers Forum (USB-IF) e FireWire® è nato con Apple™ Computer, sebbene la specifica abbia avuto il contributo di importanti aziende come Sony, Texas Instruments e IBM.
Gli ingegneri di Apple hanno progettato per la prima volta FireWire® negli anni ‘1980 come tecnologia interna per il trasferimento di dati ad alta velocità nei dischi rigidi. Rendendosi conto del suo potenziale per i dispositivi esterni, Apple ha presentato la specifica FireWire® all’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE). Nel dicembre 1995, FireWire® è stato ufficialmente rilasciato come specifica IEEE 1394, con velocità che vanno da 100 mbps a 400 mbps. Apple ha iniziato a incorporare la connettività FireWire® nella sua linea Macintosh e Sony ha iniziato a implementare FireWire® (chiamato i.LINK™) nei suoi camcorder.
La prima specifica USB 1.0 è stata rilasciata nel 1996, mentre USB 1.1 è seguita un paio di anni dopo. Oggi utilizziamo USB 2.0, una specifica più veloce con un throughput massimo di 480 megabit al secondo (mbps). Sebbene sia più veloce di “FireWire® 400”, l’architettura che spinge l’USB consuma più overhead, rendendo gli standard concorrenti più rigidi di quanto sembri. FireWire® 400 è effettivamente più veloce di USB 2.0 in alcune applicazioni.
Un’altra differenza significativa tra USB e FireWire® è che l’USB fornisce solo 3 volt di alimentazione ai dispositivi collegati, prelevandoli dalla porta USB. In un collegamento a margherita o in un hub USB non alimentato, la potenza diminuisce di conseguenza. In parole povere, questo rende l’USB una specifica a bassa potenza che è buona per pilotare dispositivi a bassa potenza e larghezza di banda ridotta come tastiere, mouse, memory stick e lettori MP3 generici. L’iPod, d’altra parte, richiede che il connettore USB sia collegato direttamente alla porta USB di una scheda madre oa un hub alimentato. Anche le fotocamere dotate di interfaccia USB hanno questo requisito.
È qui che brilla FireWire®. FireWire® 400 fornisce 30 volt di alimentazione e un throughput più elevato, rendendolo più adatto a dispositivi affamati di energia ea larghezza di banda elevata. Inoltre, una specifica rilasciata nell’aprile del 2002 denominata IEEE 1394b o FireWire® 800 vanta velocità di trasferimento fino a 3.2 gigabit al secondo. Tra USB e FireWire®, FireWire® è chiaramente la scelta migliore per videocamere e prodotti come i dischi rigidi esterni.
Molti videoregistratori digitali dispongono anche di una porta Digital Video DV o di connettività FireWire®. FireWire® stabilisce connessioni peer-to-peer tra dispositivi, consentendo a una videocamera di trasferire dati “senza computer”. FireWire® può essere utilizzato anche per controllare un dispositivo, ad esempio per inviare comandi di riavvolgimento, avanzamento rapido e così via.
FireWire® 400 utilizza un cavo a 6 pin e, come accennato in precedenza, può fornire fino a 30 volt o 45 watt di potenza. FireWire® 800 utilizza un cavo a 9 pin e FireWire® S800T o “IEEE 1394c” rilasciato nel luglio 2007, può utilizzare un cavo in fibra ottica simile a Ethernet.
Sia USB che FireWire® hanno reso il computer e l’elettronica digitale molto più convenienti per gli utenti. Entrambi i tipi di interfacce sono sostituibili a caldo ed entrambi hanno un posto nel mondo odierno dei dispositivi interoperabili e interconnessi.