Qual è la funzione dell’iperbole nella poesia?

La funzione dell’iperbole in poesia è quella di aggiungere un’esagerazione stravagante ai temi e alle affermazioni della poesia. L’iperbole è una tattica standard nella retorica e nel discorso e si trova in primo piano nel dramma. Esempi di iperbole si possono trovare nei discorsi di Cicerone e nelle commedie di William Shakespeare, come “Otello” e il discorso di Enrico V prima della battaglia di Agincourt. L’opposto di iperbole è understatement e bathos.

L’iperbole in poesia è usata per aumentare le emozioni ed è pensata per essere non letterale. Ciò significa che le affermazioni fatte sono esagerazioni, ma non metafore. Ad esempio, un poeta potrebbe voler dichiarare il suo amore eterno per una donna. Nella poesia, potrebbe voler dire che la ama più di chiunque altro conosca, ma userà l’iperbole per dire: “Ti amo più di ogni altra cosa al mondo”. Il poeta chiaramente non ha sperimentato tutto nel mondo né ha incontrato tutte le ragazze del mondo, quindi non può esserne completamente sicuro.

Aristotele crede che la poesia riguardi le emozioni. L’iperbole nella poesia suscita non solo l’amore, come si è visto sopra, ma anche l’odio, l’eroismo e la prodezza. È anche usato per fare un punto in un poema satirico o politico.

Quest’ultima idea di usare l’iperbole nella poesia per fare un punto politico deriva dalla retorica e dal discorso. L’iperbole è usata nelle orazioni per trasmettere un punto specifico. Nei discorsi e nella poesia, l’iperbole è combinata con onomatopea, allitterazione, assonanza e rima. Retorica e retorica poetica sono state ben usate da certi politici le cui voci da sole bastano a conquistare la fiducia degli elettori. Gli esempi includono Abraham Lincoln e Barack Obama.

I poemi epici di Omero “L’Iliade” e “L’Odissea” sono i primi esempi dell’uso dell’iperbole nella poesia. Ambientate durante e dopo la guerra di Troia, le poesie usano abitualmente l’iperbole per esagerare l’abilità di Achille e i poteri degli dei. Ad esempio, Omero fa ruggire Marte “forte come nove o diecimila uomini” ed esagera gli elementi dicendo “due venti si alzarono con un grido che squarciarono l’aria e spazzarono le nuvole davanti a loro”.

Molti altri poeti hanno impiegato l’iperbole. Andrew Marvell, un poeta metafisico, ha usato l’iperbole nella sua poesia più famosa, “To His Coy Mistress”. Nella poesia scrive “Ti vorrei/ti amerei dieci anni prima del diluvio” e “Il mio amore vegetale dovrebbe crescere/più vasto degli imperi”. Non è noto come l’amante avrebbe risposto al suo “amore vegetale”. TS Eliot ha usato l’iperbole nel suo “A Love Song of J. Alfred Prufrock”. Nella poesia, chiede se la calvizie di un uomo “disturberebbe l’universo”.