I sociologi concordano sul fatto che l’avvento di Internet ha permesso alle persone di essere in contatto con altri che probabilmente non avrebbero incontrato in altre circostanze a causa della distanza geografica o dello stato percepito di “fuori gruppo”. La teoria dell’elaborazione delle informazioni sociali è un modello che è stato sviluppato per spiegare la natura di queste interazioni. Secondo questa teoria, le persone sono motivate a sviluppare relazioni interpersonali indipendentemente dal mezzo e svilupperanno strategie per superare l’apparente mancanza di segnali non verbali che si trovano tipicamente nella comunicazione basata su Internet. Questa teoria contrasta con altri modelli che suggeriscono che la comunicazione mediata dal computer porta alla depersonalizzazione.
La teoria dell’elaborazione delle informazioni sociali esamina la natura delle relazioni online formate attraverso il lavoro, la scuola o gli ambienti sociali. La ricerca che supporta questa teoria indica che anche se il contatto iniziale tra gli individui è orientato al compito, come nel caso di un progetto di gruppo online per la scuola, i membri svilupperanno nel tempo anche legami sociali. Questi legami possono richiedere più tempo per svilupparsi rispetto alle relazioni offline, ma alcune ricerche indicano che la connessione emotiva e sociale risultante non è meno significativa.
Nelle interazioni faccia a faccia, le persone si giudicano intuitivamente l’una sull’altra attraverso segnali non verbali, come il linguaggio del corpo, il tono di voce e persino l’abbigliamento o l’aspetto personale. Naturalmente, nelle interazioni online, questi particolari segnali non verbali non sono presenti, quindi vengono sviluppate altre strategie. Su Internet, fattori come la scelta delle parole, la frequenza di comunicazione, le emoticon, ecc., forniscono indizi sulla natura di una relazione e aiutano le persone a sviluppare amicizie.
Le relazioni online, secondo la teoria dell’elaborazione delle informazioni sociali, possono anche comportare livelli più elevati di rivelazione di sé rispetto alle relazioni offline. Ad esempio, una persona potrebbe fornire informazioni altamente significative dal punto di vista emotivo sulla morte di un coniuge su Internet, mentre potrebbe essere meno incline a farlo offline. Una ragione è che le relazioni online anonime sono a basso rischio; se qualcosa va storto in una relazione online, è meno probabile che influisca sulla vita offline della persona. In secondo luogo, le persone possono divulgare più informazioni su Internet per facilitare la crescita delle relazioni in assenza di segnali non verbali. Questo è noto come “iperpersonalizzazione”.
I critici della teoria dell’elaborazione delle informazioni sociali sostengono che l’anonimato della comunicazione mediata dal computer porta le persone a spersonalizzare sia se stesse che gli altri. Chiunque abbia visto “trolling” – fare commenti inappropriati o offensivi su Internet semplicemente per il gusto di essere inappropriati o offensivi – può attestare il fatto che questo può accadere e succede. Alcune ricerche indicano anche che le persone non formano automaticamente relazioni online, ma che il loro atteggiamento nei confronti del mezzo determinerà il livello di relazione formata. Chi è scettico sulla comunicazione mediata dal computer non avrà naturalmente la stessa probabilità di formare legami su Internet come chi ha un atteggiamento favorevole nei suoi confronti.