Un rapporto informativo è un calcolo che ha a che fare con l’importo del rendimento realizzato da un portafoglio di investimenti che è al di sopra di un benchmark specificato, con indennità per la volatilità associata a tali rendimenti. I coefficienti informativi sono spesso considerati una strategia utile per valutare l’efficacia della capacità di un gestore di generare costantemente un ritorno sugli investimenti che compongono il portafoglio. Il coefficiente può essere calcolato per coprire un periodo di appena un mese, o fino a un paio di anni, con il calcolo corretto per consentire l’annualizzazione dei dati utilizzati per determinare il coefficiente per il periodo considerato.
Stabilire il benchmark utilizzato per valutare l’ammontare del rendimento è cruciale per determinare il rapporto informativo. Molti approcci richiedono l’utilizzo di un indice rilevante per il mercato in cui sono negoziati i titoli inclusi nel portafoglio. Devono essere previste anche indennità per il cosiddetto errore di tracciamento. Il tracking error è semplicemente la deviazione che esiste tra i rendimenti dell’indice ei rendimenti del portafoglio. Questa combinazione di valutazione dei rendimenti e del relativo tracking error permette di individuare la reale consistenza degli sforzi del gestore, poiché è possibile avere un tracking error più elevato che compensa i rendimenti e si traduce in un minor information ratio.
È possibile utilizzare tale rapporto anche nella valutazione dell’efficacia degli amministratori di fondi hedge o comuni. Qui, la formula prevede l’identificazione del rendimento atteso sul portafoglio e la sua divisione per l’importo del rischio che l’amministratore si assume, e quindi il collegamento di tali dati al benchmark identificato. Un rapporto più alto indica che il gestore o l’amministratore sta soddisfacendo le aspettative degli investitori nel fondo e sta facendo uso di strategie di investimento che sono nel migliore interesse del fondo. Nel caso in cui il rapporto informativo indichi che l’amministratore non sta portando avanti costantemente il fondo, è possibile adottare misure per correggere la situazione, proteggendo così gli interessi di tutti gli investitori coinvolti nel fondo.
Mentre molti investitori e altri nella comunità finanziaria considerano la formula del coefficiente di informazione di base uno strumento efficace per valutare la gestione di un portafoglio, c’è chi ritiene che i dati derivati dallo sforzo siano limitati in ciò che raccontano sulla performance del manager. Ad esempio, mentre la consueta modalità di calcolo del rapporto si basa su solidi processi matematici, non consente di prendere in considerazione la leva finanziaria, un fattore che può e spesso influisce sull’efficienza della gestione di un portafoglio. Per questo motivo alcuni esperti raccomandano l’utilizzo di formule che tengano conto dell’impatto della leva finanziaria come mezzo per ottenere una valutazione più completa della consistenza del gestore.
Smart Asset.