Il box spread è una strategia che entra in gioco nella pratica del trading di opzioni. L’idea alla base di un box spread è quella di creare una situazione in cui non vi sia alcun rischio per quanto riguarda il payoff delle azioni intraprese nella strategia. Ciò implica essenzialmente la creazione di una catena di eventi che si traduce in un’ipotesi di non arbitraggio. Il totale del premio netto utilizzato nel processo di acquisizione deve essere pari al valore attuale del payoff dell’operazione.
I box spread utilizzano una serie di put e call per ottenere il risultato desiderato. Nell’ambito di questa strategia, l’investitore può scegliere di seguire uno spread rialzista con uno spread ribassista al fine di creare l’equilibrio desiderato tra premio e profitto. Lo spread rialzista può comportare un’opzione call lunga abbinata a un’opzione call corta che è poi seguita da uno spread ribassista che comporta un’opzione put lunga e un’opzione put corta. Questa serie di operazioni, se schematizzate, può essere facilmente dimostrata sotto forma di una scatola rettangolare, con il risultato di nominare la procedura una scatola allargata.
Diversi fattori possono determinare se un box spread è un’opzione fattibile per l’investitore. La condizione degli arbitraggi gioca un ruolo centrale, poiché l’equilibrio dei risultati ne risente direttamente. Anche eseguire correttamente put e call farà una grande differenza per il successo della strategia. La scelta di shortare la chiamata sbagliata, ad esempio, lancerà l’intera equazione fuori linea e non risulterà nell’equilibrio tra il premio netto e il valore attuale sperato.
È possibile creare due diverse varianti del box spread. Il long box spread comporterà l’utilizzo di quattro opzioni, generalmente con lo stesso asset sottostante e la stessa data terminale o di payoff. Questo è diverso dallo short box spread, che di solito implica due opzioni. In entrambi i casi, viene utilizzata la stessa combinazione di base di put e call.
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