Il routing di origine è una tecnica utilizzata nelle reti di computer che consente a un utente di indirizzare i pacchetti di dati di rete a una destinazione specifica. A seconda di come viene utilizzato, ai pacchetti può essere assegnato un percorso specifico da seguire o indicazioni generali che consentiranno a parte dell’instradamento automatico della rete di gestire una parte del percorso. Sebbene sia una tecnica molto utile, è anche molto suscettibile di abusi, consentendo potenziali violazioni della sicurezza.
L’instradamento più normale viene effettuato dalla moltitudine di dispositivi, noti come router, che costituiscono le numerose reti che compongono Internet. Questi dispositivi sono programmati con protocolli che consentono loro di conoscere i loro vicini e quindi di decidere i migliori percorsi possibili da seguire quando si dirige il traffico di rete da un computer all’altro. Il source routing, d’altra parte, sfrutta alcune funzionalità opzionali del protocollo Internet (IP) che rimuove il processo decisionale dai router e lo mette nelle mani dell’utente, o computer di origine.
Esistono due possibili modifiche al routing della sorgente che un computer può apportare a un pacchetto di dati mentre si dirige verso la rete: strict o loose. Con definizioni di origine rigorose, il percorso esatto che un pacchetto dovrebbe prendere, da un router all’altro, viene specificato prima che il pacchetto lasci il computer di origine. L’instradamento della sorgente allentato, tuttavia, fornisce al pacchetto alcuni punti router specifici e consente agli altri router di decidere lungo il percorso. Ciò è utile, ad esempio, se si invia un pacchetto tramite i router di una rete locale a un router gateway e quindi a un indirizzo specifico. I router della rete locale possono essere omessi, ma è possibile specificare il gateway e altri router.
La possibilità di utilizzare il routing di origine è utile per vari scopi di test e risoluzione dei problemi. Uno di questi scopi è simile all’apprendimento delle strade di quartiere, per cui la rete viene scoperta tracciando il percorso dei pacchetti da un router all’altro. Può anche essere utile per scoprire dove si verificano potenziali colli di bottiglia della rete ed è spesso utilizzato dai provider di servizi Internet (ISP) per garantire che il traffico dati superfluo non stia cercando di sfruttare le loro dorsali di rete principali. Il metodo viene utilizzato anche per scopi nefasti, consentendo a un utente malintenzionato di accedere ai computer su una rete privata fingendo di essere un computer su quella rete privata.
Quando le reti wireless sono diventate popolari, è stata ideata un’altra tecnica denominata routing dinamico della sorgente (DSR) che utilizza il routing della sorgente per scoprire una rete wireless. Il trucco è nato perché, poiché è noto che i nodi di rete vanno e vengono frequentemente da alcuni tipi di reti wireless, quelle chiamate reti ad-hoc, i computer avevano bisogno di un nuovo modo per scoprire rapidamente i percorsi della rete. In questo modo, il percorso da un computer sorgente attraverso una rete viene scoperto al volo, se necessario, invece dei nodi che inondano continuamente la rete con informazioni aggiornate man mano che i nodi vanno e vengono.