Il trattamento terziario fa parte del processo di trattamento che le acque reflue devono attraversare prima di poter essere scaricate nell’ambiente. Il processo comprende quattro o cinque fasi. Si tratta di trattamento delle acque reflue preliminare, primario, secondario e terziario; a volte, questo è seguito da un passaggio aggiuntivo. Esistono diversi tipi di trattamento terziario, che comportano tutti il miglioramento della qualità dei rifiuti per ridurne l’impatto sull’ambiente in cui vengono rilasciati.
È necessario un trattamento estensivo delle acque reflue a causa del vasto numero di diversi contaminanti che possono essere presenti nelle acque reflue. Le acque reflue sono generate da abitazioni, aziende ed edifici pubblici come scuole e ospedali e, in alcune aree, anche da impianti industriali. Le acque reflue contengono contaminanti provenienti da tutti questi luoghi, nonché rifiuti ambientali provenienti dal suolo, dall’acqua piovana, dai rifiuti animali e da altri rifiuti che entrano nei sistemi di acque piovane.
Il processo di trattamento delle acque reflue è lungo. La fase di trattamento preliminare prevede la rimozione di grossi pezzi di detriti tramite filtrazione. Nel trattamento primario, l’acqua viene convogliata in grandi serbatoi e lasciata depositare per rimuovere i solidi particolati. Il trattamento secondario utilizza i microrganismi per rimuovere più solidi contaminanti. Successivamente, le acque reflue passano attraverso un trattamento terziario e, infine, possono passare attraverso un secondo processo di sedimentazione per rimuovere eventuali particelle residue.
Il trattamento terziario, noto anche come lucidatura degli effluenti, viene effettuato per migliorare la qualità dell’acqua. La maggior parte degli impianti di trattamento delle acque reflue utilizza almeno un processo di trattamento terziario delle acque e alcuni ne utilizzano due o più per decontaminare le acque reflue. I processi terziari includono la filtrazione, la lagunaggio, la rimozione dei nutrienti e la disinfezione.
La filtrazione è un metodo comune di trattamento terziario, con sabbia o carbone attivo utilizzato per filtrare le acque reflue. L’acqua viene fatta passare attraverso un letto di sabbia o carbone, consentendo al particolato presente nell’acqua di aderire al mezzo filtrante, rimuovendolo dall’acqua. La laguna è un metodo in cui l’acqua viene immagazzinata per qualche tempo in stagni artificiali. Durante questo processo, le piante e gli animali invertebrati che vivono nell’acqua migliorano la qualità dell’acqua ingerendo il particolato residuo.
In alcune località, è necessario rimuovere dalle acque reflue livelli elevati di nutrienti come fosforo e azoto prima che possano essere rilasciati nell’ambiente. Questo è importante perché se questi nutrienti non vengono rimossi dall’acqua, possono provocare la crescita di alghe su larga scala, causando uno squilibrio dell’ecosistema. La rimozione dei nutrienti viene eseguita dai batteri presenti nelle acque reflue, che convertono i nutrienti in forme che possono essere rimosse dall’acqua.
L’ultimo processo terziario da eseguire è la disinfezione, che in genere viene eseguita con l’aggiunta di cloro alle acque reflue. Questo processo viene utilizzato per uccidere i microrganismi presenti nell’acqua, per ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti. La clorazione dell’acqua è una delle forme più comuni di disinfezione, poiché è un processo economico e relativamente semplice.