La capacità di targa è la potenza nominale massima di molti diversi tipi di strutture, come le centrali chimiche e le centrali elettriche. La capacità di targa di un impianto chimico si riferisce ai prodotti più finiti che ci si può aspettare di fornire in un determinato periodo di tempo, mentre per una centrale elettrica indica la massima potenza elettrica nominale. Le definizioni esatte di questa capacità nominale possono anche differire a seconda del tipo di centrale elettrica. La capacità nominale delle centrali dispacciabili viene solitamente calcolata senza considerare elementi esterni, come la disponibilità di combustibili, mentre le fonti di energia intermittente, come gli impianti eolici e idroelettrici, sono calcolate in base a circostanze ideali.
Il termine “capacità della targhetta” ha avuto origine con targhette fisiche sui generatori, sebbene sia utilizzato in un’ampia varietà di settori per riferirsi a molti prodotti diversi. Le targhette che si trovano in genere sui generatori possono contenere informazioni vitali, come il produttore dell’apparecchiatura, il nome del modello e la potenza nominale massima. Questa potenza massima elencata è in genere diversa dalla vera capacità di targa di un impianto nel caso di generatori elettrici e altre strutture come impianti chimici e miniere non hanno targhette effettive.
Gli impianti industriali, come raffinerie e impianti chimici, usano il termine per riferirsi a una produzione massima teorica in condizioni ideali. Questa capacità massima è tipicamente rappresentata dalla quantità di prodotti chimici, metalli raffinati o altri prodotti che possono essere prodotti in un arco di tempo come un anno. Una capacità di targa come questa può essere rappresentata da un numero espresso in milioni di libbre all’anno (mlb/a) o migliaia di tonnellate all’anno (kt/a) per un grande impianto.
Le centrali elettriche usano il termine per riferirsi alla quantità di energia elettrica che può essere generata in determinate circostanze e il numero è generalmente espresso in watt. Per le centrali elettriche dispacciabili che possono essere accese e spente per soddisfare la domanda, la capacità di targa si riferisce in genere alla potenza massima che l’impianto può fornire in un periodo di tempo finito, ad esempio uno o più giorni. Fattori come la disponibilità di carburante e la manutenzione di solito non vengono considerati nel calcolo della capacità nominale massima.
Altre centrali elettriche che non sono considerate dispacciabili utilizzano un metodo leggermente diverso per determinare la capacità di targa. Le fonti di energia rinnovabile che dipendono da fattori esterni, come l’eolico e l’idroelettrico, sono esempi di energia non dispacciabile. La capacità nominale di queste centrali elettriche viene solitamente calcolata in base a circostanze ideali, come forti venti sostenuti o grandi portate del fiume. In pratica, la produzione di questi impianti può essere molto inferiore a causa di circostanze che non possono essere controllate.