Conosciuta anche come terapia centrata sulla persona o psicoterapia rogersiana, la terapia centrata sul cliente è un approccio alla consulenza psicologica che consente al paziente di avere una grande influenza sulla struttura e sulla progressione della terapia. Sviluppato negli anni ‘1940 e ‘1950 dal Dr. Carl Rogers, questo approccio richiede che il terapeuta lavori con il paziente per creare un ambiente sicuro e non giudicante per ogni sessione. La creazione di questo rifugio sicuro consente al paziente di elaborare i suoi problemi senza imbarazzo o esitazione per essere pienamente disponibile durante il tempo trascorso con il terapeuta.
Sebbene considerata in qualche modo unica per il suo tempo, la terapia centrata sul cliente è diventata uno dei modelli di psicoterapia più popolari. All’interno dell’ambiente sicuro che viene stabilito dagli sforzi congiunti del paziente e del terapeuta, è possibile articolare qualsiasi pensiero o sentimento che sia importante per il processo di guarigione. Per la maggior parte, il paziente conduce la maggior parte della comunicazione verbale. Il terapeuta ascolta attentamente, pone domande chiarificatrici per assicurarsi di cogliere il significato dietro le parole pronunciate dal paziente e assiste il paziente nell’esplorazione di possibili modi per superare il trauma attuale e godersi la vita al massimo.
La terapia centrata sul cliente non crea un ambiente in cui il terapeuta dirà al paziente cosa dovrebbe pensare o fare. Invece di fornire risposte o soluzioni per il paziente, il ruolo del terapeuta è quello di assistere il paziente nel trovare le proprie risposte. Questo processo, sebbene a volte lento e macchinoso, ha il vantaggio di aiutare il paziente a sviluppare fiducia nella sua capacità di affrontare le situazioni della vita, esaminarle e, infine, trovare un modo per affrontarle efficacemente.
Durante tutto il processo di terapia centrata sul cliente, il terapeuta deve mantenere un approccio di supporto e non giudicante nei confronti del paziente e delle sessioni. Qualsiasi input da parte del terapeuta ha lo scopo di aiutare il paziente a trovare risposte alle sue domande e ad avvicinarsi alla risoluzione di ciò che sta causando disagio. A causa dell’investimento nella relazione cliente-terapeuta, il terapeuta può sentirsi libero di condividere esperienze di vita che possono fornire al paziente spunti di riflessione, ma mai in un modo che esprima dispiacere o qualsiasi emozione negativa nei confronti del paziente.
Oltre a funzionare nelle sessioni di terapia con un singolo paziente, la terapia centrata sul cliente può essere impiegata con successo anche nella terapia di gruppo o familiare. Con la terapia di gruppo, lo psicologo può scegliere di invitare determinati pazienti a partecipare a un gruppo di persone che hanno a che fare con problemi simili. La terapia familiare può essere utile quando esistono problemi all’interno di un’unità familiare che richiedono una discussione in un ambiente sicuro e non minaccioso. In entrambe le situazioni, il terapeuta continua a fungere da facilitatore piuttosto che fornire ai partecipanti istruzioni specifiche su come risolvere i loro problemi.