Un atto di possesso è un ordine del tribunale che concede il diritto di possesso in qualsiasi bene materiale a una parte che non è attualmente in possesso. L’atto deve essere consegnato alla parte attualmente in possesso della proprietà da uno sceriffo che eseguirà un trasferimento di proprietà alla parte legittima. Per ottenere questo tipo di ordinanza, la parte deve presentare istanza nella giurisdizione in cui si trova l’immobile e il giudice deve accertare che le circostanze soddisfino i requisiti per la sua emissione. Nel caso in cui la persona a cui è notificato l’atto di possesso voglia opporsi alla sua emissione, può presentare una mozione d’urgenza per sospendere l’atto presso il tribunale in cui è stato emesso l’atto.
L’atto di possesso può essere rilasciato a chiunque sia illegittimamente in possesso di beni altrui. Tali atti si applicano sia alle circostanze in cui qualcuno rimane illegalmente in una residenza di proprietà di un altro – ad esempio, dopo uno sgombero – sia se tale persona mantiene il possesso di un bene che appartiene ad un altro. Ad esempio, se una persona prende in prestito un oggetto da qualcun altro e il legittimo proprietario ne chiede la restituzione ma le sue richieste vengono ignorate, il proprietario può richiedere l’emissione di un atto di possesso per la restituzione dell’oggetto. Il requisito è semplicemente che la persona che presenta l’atto di possesso ha il diritto al possesso immediato della proprietà che è stata indebitamente trattenuta da un altro.
In genere, se viene emesso un atto di possesso, esso sarà affisso sulla porta di chi è in illegittimo possesso del bene. Se l’articolo non viene restituito o la parte non si sposta dalla proprietà entro un periodo di tempo, di solito 24 ore, uno sceriffo apparirà presso la residenza dopo tale periodo di tempo per far rispettare l’atto. Se il possessore illegittimo non ottempera all’ordine, può essere trattenuto in civile oltraggio al tribunale oltre ad affrontare altre sanzioni, come la conversione della proprietà illegittimamente detenuta.
La persona a cui viene emesso l’atto di citazione può presentare una mozione per sospendere l’atto di possesso. Ci sono quattro requisiti per una mozione di emergenza valida per mantenere l’atto. La cosa più importante è che ci devono essere ragioni legittime che dimostrino che la persona ha effettivamente il diritto al possesso della proprietà. L’istanza deve anche chiedere al giudice di impedire allo sceriffo di eseguire l’atto e un’ulteriore richiesta che il giudice conceda un’udienza affinché la parte possa rispondere all’accusa di possesso illecito. Infine, copia dell’istanza deve essere notificata al difensore della controparte. Se la mozione di emergenza viene accolta, la parte che ha presentato la mozione avrà la possibilità di raccontare la propria versione della storia in tribunale.