Un binario di alimentazione è una tensione di alimentazione che fornisce alimentazione a dispositivi o componenti elettrici o elettronici su una scheda di circuito. I binari di alimentazione utilizzati per i primi computer desktop includevano +/–5 volt (V) come corrente continua (CC), +/– 12 volt come corrente continua (VCC) e una linea comune o di ritorno. Successivamente, i computer hanno iniziato a utilizzare +5 V e +3 V CC per le rotaie. Il binario di alimentazione utilizzato per la maggior parte dei circuiti analogici richiede ancora un binario di alimentazione diviso. Gli amplificatori operazionali possono utilizzare un binario di alimentazione +/–12 V e funzionano con segnali di ingresso e uscita che sono tipicamente a doppia polarità in natura simili alle onde sinusoidali o sinusoidali, che hanno polarità alternata come la corrente alternata (AC).
La linea di tensione in un alimentatore avrà un limite di corrente corrispondente. Gli alimentatori con un valore nominale massimo assoluto di 10 ampere (A) possono funzionare al 90% di corrente piena, che è 9 A. Se il carico richiede 18 A, sarà necessario utilizzare due alimentatori. I produttori possono fornire istruzioni speciali quando si collegano due alimentatori per pilotare lo stesso binario di alimentazione. Ci sono anche casi in cui il carico è stato suddiviso per fornire il carico corretto a ciascun alimentatore.
Un alimentatore potrebbe essere un alimentatore a binario singolo (SRPS), un alimentatore a binario doppio (DRPS) o un alimentatore a binario multiplo (MRPS) e con l’evoluzione dei circuiti digitali, il DPRS è diventato più comune come +5 V e barra di alimentazione +3.3 V. La tensione negativa che in precedenza appariva come linee di alimentazione –5 e –12 V di solito non viene più utilizzata entro l’anno 2000. L’SRPS potrebbe richiedere più di un singolo alimentatore. Nei sistemi di alimentazione a –48 VDC che possono fornire 100 A, è comune fornire un banco di batterie in grado di fornire 100 A al carico quando la rete CA è interrotta. In questa disposizione, c’è un collegamento in parallelo di più raddrizzatori, ciascuno dei quali può fornire una frazione della corrente totale richiesta.
Quando più raddrizzatori sono collegati insieme, un circuito di bilanciamento assicura che tutti forniscano all’incirca la stessa corrente. Nell’esempio sopra è possibile utilizzare sei moduli raddrizzatori in grado di fornire una corrente massima di 25 A ciascuno. Quando il banco batterie è completamente carico, i raddrizzatori dovranno fornire ciascuno 100/6 o circa 17 A ciascuno.
Questa corrente è di circa 8 A al di sotto della corrente di uscita massima per ciascun raddrizzatore. Supponendo che ogni raddrizzatore possa assorbire un massimo assoluto di 24 A ciascuno, ci saranno un totale di 42 A in più per ricaricare il banco batterie. La corrente di ricarica deve rientrare nei limiti consentiti per evitare il surriscaldamento della batteria. Per ottenere ciò, il circuito di disconnessione a bassa tensione per il banco batterie deve garantire che la batteria non si scarichi oltre i limiti tollerabili.