Che cos’è un procedimento in contraddittorio?

Negli Stati Uniti, il contraddittorio è un dispositivo procedurale utilizzato per determinare la distribuzione dei beni di un debitore fallito. I procedimenti in contraddittorio sono azioni legali promosse da soggetti interessati al processo concorsuale, e si avviano con la presentazione di un ricorso formale al tribunale fallimentare. Tali procedimenti sono disciplinati dalle Regole federali di procedura fallimentare.

La querela in contraddittorio è notificata al soggetto che è oggetto del procedimento. Dopo che la persona a cui è stata notificata la querela dell’avversario ha depositato una risposta, il tribunale fallimentare fissa un’udienza davanti a un giudice, che poi risolve la controversia. Spesso viene utilizzato un procedimento in contraddittorio per risolvere i crediti concorrenti tra i vari creditori di un debitore. Un reclamo in un caso di fallimento può essere presentato dal debitore, dai creditori del debitore o dal curatore fallimentare.

I creditori possono avviare un procedimento in contraddittorio per determinare l’esigibilità di un debito. Solitamente il creditore che sporge denuncia nei confronti di un debitore si oppone all’estinzione del debito dovuto, in quanto rientra in una delle eccezioni all’estinzione previste dal Codice Fallimentare. Un esempio di eccezione potrebbe essere se il debito è stato contratto tramite frode. I creditori possono altresì avviare un procedimento in contraddittorio per determinare la validità di eventuali privilegi, nonché per stabilire la priorità delle loro pretese in qualità di creditori privilegiati.

Un curatore fallimentare, incaricato di disporre tutti i beni disponibili del debitore per la distribuzione ai creditori, può avere motivo di avviare un procedimento in contraddittorio contro un debitore. Il curatore può opporsi al modo in cui il debitore ha compilato i suoi elenchi dell’attivo e del passivo, sia perché incompleti o inesatti, sia perché intenzionalmente fraudolenti. Un fiduciario può anche cercare di spostare il caso di fallimento di un debitore da un caso del capitolo 7 a un piano di riorganizzazione del capitolo 13, se sembra che il debitore abbia la capacità finanziaria di effettuare un pagamento parziale, nel tempo, ad alcuni dei suoi creditori.

Quando ai creditori viene comunicato che un debitore ha presentato istanza di tutela fallimentare, tutta l’attività di riscossione viene automaticamente sospesa, in attesa della definizione della causa. Un debitore può avviare un procedimento in contraddittorio contro alcuni dei suoi creditori per violazione di questo ordine del tribunale. Una volta che il debitore riceve una dimissione ufficiale dal tribunale fallimentare, agli ex creditori è vietato tentare di riscuotere i debiti.