Come faccio a scegliere la migliore macchina virtuale open source?

Il software per macchine virtuali open source è utile per amministratori e utenti che necessitano di un nuovo ambiente di codifica o che devono implementare un diverso sistema operativo (OS) sullo stesso computer. Sezionare il disco rigido in partizioni e quindi eseguire un ambiente separato e isolato all’interno di quella partizione lo fa. Per scegliere la migliore macchina virtuale open source, gli utenti dovrebbero cercare programmi in grado di eseguire il sistema operativo o la virtualizzazione del programma, a seconda di ciò di cui l’utente ha bisogno. Anche il numero di ambienti diversi e il numero di sistemi operativi che possono essere eseguiti contemporaneamente sono considerazioni. Il modo in cui viene eseguito il nuovo ambiente e la quantità di memoria necessaria per creare la partizione sono importanti per la scelta del programma migliore.

Esistono due tipi di programmi per macchine virtuali open source, un tipo per la codifica e un tipo per il sistema operativo. La maggior parte delle macchine virtuali non è in grado di eseguire entrambe le attività, quindi l’utente deve cercare quella più adatta alle proprie esigenze. La più comune delle due è la versione del sistema operativo, che consente a un utente di eseguire un sistema operativo diverso sul proprio computer. La versione dell’ambiente di codifica è per gli utenti che creano codice esteso e devono eseguirlo al di fuori del computer principale per evitare che distrugga o danneggi il computer principale.

Alcuni software per macchine virtuali open source sono in grado di eseguire molti ambienti, mentre altri possono eseguire solo un ambiente. La maggior parte degli utenti che non sono programmatori o amministratori professionisti trarranno vantaggio dal singolo ambiente, che utilizza molta meno memoria. L’esecuzione di molti ambienti diversi contemporaneamente richiede un computer potente in grado di gestire tutti i diversi processi contemporaneamente, ma consente anche all’utente di svolgere più lavoro in meno tempo.

Quando la macchina virtuale open source apre un nuovo ambiente, ci sono due modi per farlo. L’ambiente può avviarsi da solo, occupando l’intero schermo, oppure può avviarsi in una piccola finestra mentre il sistema operativo primario è in esecuzione. Se l’ambiente si avvia da solo, richiede meno memoria, ma può essere difficile passare da un sistema all’altro. L’esecuzione in una finestra diversa occupa una grande quantità di memoria, ma gli utenti possono spostarsi avanti e indietro tra gli ambienti con facilità.

Durante la creazione di un nuovo ambiente, la macchina virtuale open source chiederà all’utente quanta memoria deve essere utilizzata per l’ambiente. L’utente può facilmente utilizzare la maggior parte del disco rigido per l’attività, ma la quantità minima di memoria per la partizione è diversa da una macchina virtuale all’altra. La scelta di una macchina virtuale con un requisito di memoria minimo basso sarà migliore, nel caso in cui sia necessario un ambiente di piccole dimensioni.