Cosa sono i CFC?

I clorofluorocarburi, dei CFC, sono composti chimici sviluppati come alternativa ai prodotti chimici più pericolosi per una varietà di applicazioni. Sono stati sviluppati negli anni ‘1930 per essere utilizzati principalmente nella refrigerazione e come sostanza per propellenti in prodotti come le bombolette spray. Tuttavia, sebbene rappresentino una minaccia minore per gli individui, possono rappresentare una minaccia indiretta per l’ambiente globale.

I CFC contengono diversi composti organici e le formule possono variare. Tuttavia, i composti organici più comuni utilizzati sono carbonio, fluoro, cloro e idrogeno. Questi composti non sono tossici e non infiammabili, il che li ha resi ideali per l’uso come propellenti e altri usi domestici. Uno dei nomi commerciali dei CFC è il freon, che viene utilizzato come refrigerante non solo per i frigoriferi ma per i condizionatori d’aria, sia nei veicoli che nelle case.

I CFC, dopo la loro creazione negli anni ‘1930, sono diventati rapidamente il prodotto preferito da molti produttori. Tuttavia, poiché i CFC hanno aumentato la loro presenza sul mercato, molti non si sono resi conto di quanto fossero dannosi per alcune parti dell’ambiente. Pertanto, l’uso costante delle sostanze chimiche nel corso degli anni ha iniziato a farsi sentire, in particolare sullo strato di ozono, uno strato dell’atmosfera terrestre che aiuta a deviare i raggi ultravioletti (UV). Inoltre, i CFC contribuiscono anche al riscaldamento globale. A causa di questi problemi, alcuni paesi, come gli Stati Uniti, hanno ampiamente vietato l’uso dei CFC.

Lo strato di ozono è una parte molto vulnerabile, ma vitale, della protezione della Terra contro i dannosi raggi UV del sole. Molte persone si riferiscono a un “buco” nell’ozono che si è sviluppato su parti dell’emisfero meridionale, in particolare vicino e sopra l’Antartide. Coloro che vivono all’estremità meridionale del Sud America, dell’Australia meridionale e a latitudini simili hanno notato un aumento degli effetti dannosi dei raggi UV più forti, inclusi più casi di cancro della pelle e problemi alla vista.

Il motivo per cui i CFC sono così dannosi per lo strato di ozono è dovuto alla presenza di cloro che fa parte del composto. I raggi solari lavorano per abbattere i CFC che vengono rilasciati nell’atmosfera e il cloro, che normalmente non è presente nell’atmosfera in concentrazioni molto elevate, inizia ad abbattere lo strato di ozono. I CFC hanno una vita nell’atmosfera da 20 a 100 anni, il che significa che gli effetti dannosi possono essere avvertiti per decenni.

L’elemento dannoso che funziona per quanto riguarda il riscaldamento globale è il carbonio. Il carbonio aiuta a mantenere il calore nell’atmosfera, rifiutandosi di consentirne il riflesso nello spazio. Poiché il carbonio viene scomposto nei CFC, gli effetti del riscaldamento globale si intensificano.