Le azioni riflesse sono vagamente definite come qualsiasi azione che il corpo compie inconsciamente. Esistono diversi tipi di azioni riflesse, tra cui alcune che sono risposte a stimoli esterni e altre che regolano gli organi e le funzioni del corpo. Esiste anche una classe teorica di azioni riflesse che possono essere apprese, ma si discute dell’esistenza di queste e del meccanismo dietro di esse.
Molte azioni riflesse avvengono in risposta a stimoli esterni, e la maggior parte di questi in realtà funziona senza alcun coinvolgimento del cervello di una persona. Ad esempio, se una persona inciampa in un campeggio e la sua mano cade nel fuoco, la ritrarrà rapidamente senza nemmeno pensare. Ciò accade perché il segnale nervoso dalla lesione attraversa il corpo, quando raggiunge il midollo spinale, innesca una risposta automatica prima che il cervello possa mai essere coinvolto. Il midollo spinale reagisce inviando un altro segnale che induce la persona a staccare automaticamente la mano dal fuoco.
Questo tipo di risposta è anche responsabile del noto riflesso istintivo che i medici usano per testare il sistema nervoso di una persona. In tal caso, lo scopo del riflesso è di aiutare una persona a rimanere in equilibrio quando cammina. La maggior parte di questi tipi di riflessi esiste per proteggere le persone da lesioni o affrontare cose che richiedono un’azione immediata. Ad esempio, le persone sbattono le palpebre quando qualcosa vola verso i loro occhi e questo a volte accade così in fretta che le persone non si rendono nemmeno conto che lo stanno facendo.
Un altro tipo di riflesso riguarda la capacità del corpo di regolare le funzioni di base come il battito cardiaco e la respirazione. Il cervello tiene traccia di tutto ciò e lo fa andare avanti senza la consapevolezza di una persona, e questo è generalmente necessario per la sopravvivenza. La cosa principale che separa questo tipo di azione riflessa è che non vi è alcun requisito per la stimolazione esterna.
Alcuni scienziati hanno teorizzato un altro tipo di azione riflessa chiamata riflesso condizionato. Questi implicano un processo di apprendimento in cui le persone sperimentano qualcosa abbastanza volte e alla fine sviluppano una risposta riflessiva ad esso. A differenza della maggior parte dei riflessi che coinvolgono la stimolazione esterna, questi coinvolgono direttamente il cervello. L’idea è venuta da uno scienziato russo di nome Ivan Pavlov che ha capito che era possibile far salivare un cane quando sente il suono di una campana suonando costantemente una campana proprio prima di dargli da mangiare. Gli scienziati sono generalmente d’accordo sull’esistenza di questo tipo di reazioni, ma si discute se debbano essere chiamati riflessi o meno.