I La Brea Tar Pits sono un lagerstätte (tedesco: luogo di stoccaggio, luogo di riposo), o letto fossile estremamente ricco, situato in quello che oggi è il centro di Los Angeles, in California. La Brea significa “il catrame” in spagnolo, quindi i “pozzi di catrame” nel nome sono in realtà un po’ ridondanti.
Molte migliaia di fossili sono stati estratti dalle La Brea Tar Pits, tutti risalenti al Pleistocene e all’Olocene. Animali e piante hanno iniziato a rimanere intrappolati nelle fosse circa 38,000 anni fa e hanno ricevuto una fornitura costante di nuove vittime fino a quando non sono stati trasformati in una destinazione turistica meno di un secolo fa.
Il catrame proviene da un deposito petrolifero sotterraneo che fuoriesce in superficie. La superficie si ricopre di foglie e polvere, costringendo gli animali a vagare di tanto in tanto senza saperlo, a volte rimanendo intrappolati. Probabilmente i predatori si radunavano intorno alle fosse nei tempi antichi, in cerca di un pasto gratuito, e si bloccavano a loro volta. Sebbene sgradevole per le vittime, questo metodo di fossilizzazione è tra i migliori, preservando microscopici granelli di polline e animali grandi come mammut.
I fossili trovati nelle La Brea Tar Pits includono numerosi megafauna estinti del Pleistocene: antichi bisonti, gatti dai denti a sciabola, lupi crudeli, mastodonti, mammut, orsi dalla faccia corta, bradipi di terra, persino il cammello e il lama nordamericani. Gli organismi esistenti si trovano anche in gran numero, tra cui puma, linci rosse, coyote, lupi grigi, procioni, puzzole, tapiri, donnole e numerosi insetti e piante. È stato persino trovato uno scheletro umano parziale, una donna nativa americana vissuta circa 9,000 anni fa.
I La Brea Tar Pits rimangono uno dei punti di riferimento più famosi di Los Angeles. Sono accompagnati da modelli in scala di mammut e il museo associato contiene modelli di bradipi, gatti dai denti a sciabola e altri animali, oltre a numerosi fossili montati.