Conosciuto anche come valore contabile, il valore contabile è il valore di un bene che si riflette nelle registrazioni contabili di un’azienda, in particolare nel bilancio della società. Il valore è normalmente basato sul prezzo originale dell’attività, dopo aver tenuto conto di qualsiasi importo di ammortamento, ammortamento consentito o qualsiasi tipo di riduzione di valore applicabile. Oltre a utilizzare il termine per riferirsi al valore di attività specifiche elencate in bilancio, il termine viene utilizzato anche per riferirsi al patrimonio netto di una società.
Il valore di carico è molto diverso dal valore di mercato. Il valore di mercato ha a che fare con il prezzo corrente che l’attività porterebbe sul mercato aperto. Al contrario, il valore contabile si basa sul prezzo di acquisto originario, tenendo conto di eventuali fattori che potrebbero aver ridotto il valore. Ciò significa che è probabile che vi sia una differenza significativa tra il valore di mercato e il valore contabile. Ad esempio, se un’impresa ha acquistato un lotto di proprietà immobiliare cinquant’anni fa e non si sono verificati fattori che hanno deprezzato il terreno, il valore contabile sarà il prezzo di acquisto originale. Allo stesso tempo, è probabile che il valore di mercato degli immobili sia molto più alto, a causa di fattori che hanno spinto la domanda di terreni in quell’area.
In alcuni casi, il valore contabile coinvolge più del semplice prezzo di acquisto. Ad esempio, l’acquisto di un edificio e della proprietà circostante può comportare il pagamento del prezzo di vendita dei beni, insieme ai costi di chiusura, alle commissioni pagate all’agente immobiliare, al pagamento delle imposte arretrate sulla proprietà o a qualsiasi altra spesa sostenuta per l’acquisizione di il bene. Tutte le spese necessarie per consentire all’investitore di assumere la proprietà del bene possono essere giustamente incluse nel calcolo del valore contabile.
Quando l’idea è quella di determinare il valore di carico complessivo di un’impresa, è necessario identificare tutti i beni attualmente in possesso della società, basando il valore di tali beni sui valori contabili correnti. Da questa cifra vengono dedotte eventuali passività come il debito in essere o il valore delle obbligazioni a lungo termine emesse dalla società. A seconda della modalità di contabilizzazione prevalente nel territorio in cui è ubicata l’impresa, dal valore del totale attivo può essere sottratto anche il valore delle immobilizzazioni immateriali. Il calcolo del valore contabile di questo tipo viene spesso utilizzato come mezzo per stabilire un prezzo di vendita per l’attività, anche se viene prestata attenzione anche al valore corrente di mercato di tutte le attività, dopo aver sottratto eventuali passività esistenti.
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