La poliploidia è un termine che descrive l’avere più di due serie di cromosomi. Un certo numero di animali e piante esibisce naturalmente la poliploidia e può anche insorgere come mutazione spontanea. La poliploidia non deve essere confusa con l’aneuploidia. Nel caso dell’aneuploidia ci sono extra di uno o più cromosomi, mentre nella poliploidia c’è una copia in più di un intero set di cromosomi. Negli esseri umani, essere poliploidi è solitamente incompatibile con la vita; un feto poliploide spesso abortisce spontaneamente o muore poco dopo la nascita se sopravvive alla gestazione.
Un singolo set di cromosomi è noto come set aploide, mentre una coppia è nota come diploide. Molti organismi, inclusi gli esseri umani, sono diploidi, ereditando un set aploide da ciascun genitore. Gli organismi poliploidi possono potenzialmente avere un numero qualsiasi di serie di cromosomi; i triploidi ne hanno tre, i tetraploidi ne hanno quattro e così via, con fino a 12 set di cromosomi documentati in alcuni organismi.
Le piante sono particolarmente inclini alla poliploidia, con alcuni scienziati che stimano che fino all’80% delle piante da fiore possa avere questo tratto. I set multipli sono il risultato di una divisione cellulare anormale, che sembra essere un problema in alcuni organismi più di altri. Alcuni organismi si sono specificamente evoluti per avere più di due serie di cromosomi, nel qual caso essere diploidi sarebbe un’anomalia.
Alcune informazioni interessanti sull’ereditarietà delle piante possono essere raccolte studiando il numero di serie di cromosomi nelle piante. Le piante di caffè, ad esempio, tendono ad avere cromosomi multipli di 11, con 22, 44 e 66 cromosomi documentati in varie piante di caffè. Ciò sembrerebbe suggerire che l’antenato originale di queste piante avesse un set aploide di 11 cromosomi. Anche altre colture comuni come il grano mostrano poliploidia, il che suggerirebbe che le piante da riproduzione hanno portato ad alcuni cambiamenti fondamentali nei loro genomi.
Le persone possono riferirsi alla poliploidia come duplicazione dell’intero genoma, sottolineando che coinvolge un’intera copia extra del genoma. Tutte le copie del genoma possono giocare l’una contro l’altra quando si tratta dell’espressione dei geni, motivo per cui alcune specie di piante sono così diverse e perché le cultivar della stessa specie possono variare così notevolmente nonostante siano tutte la stessa specie. Le mele, ad esempio, sono disponibili in una vasta gamma di forme, dimensioni e sapori, dai frutti piccoli e amari a quelli grandi e dolci. Non a caso, le mele mostrano poliploidia.