Cos’è l’epilessia del lobo temporale?

L’epilessia del lobo temporale può riferirsi a molti diversi tipi di disturbi convulsivi che derivano da anomalie in una o entrambe le regioni temporali del cervello. Difetti fisici, lesioni o condizioni che alterano l’attività elettrica nei lobi temporali possono portare a frequenti convulsioni, che a volte provocano diverse dozzine di crisi al giorno. La maggior parte delle persone con epilessia del lobo temporale è in grado di gestire efficacemente le proprie condizioni con farmaci da prescrizione.

I lobi temporali sono situati sui lati sinistro e destro della testa nella metà inferiore del cervello e sono coinvolti nell’udito, nella memoria, nelle emozioni e in molti altri processi. L’epilessia del lobo temporale può derivare da diversi disturbi, inclusi tumori temporali, lesioni cerebrali, infezioni gravi e ictus. Molti disturbi convulsivi sono legati alla morte dei neuroni in un’area molto particolare del lobo temporale chiamata ippocampo. Inoltre, alcune persone sono predisposte all’epilessia del lobo temporale a causa di malattie genetiche o difetti congeniti del cervello.

I sintomi associati all’epilessia del lobo temporale variano a seconda della causa sottostante e della posizione precisa dell’attività elettrica anormale. La maggior parte delle forme di epilessia provoca convulsioni parziali semplici e complesse, il che significa che è interessato solo un lobo. Le crisi semplici in genere durano pochi secondi alla volta e non causano perdita di coscienza. Una persona potrebbe avere una visione distorta, allucinazioni, contrazioni muscolari e aumento della frequenza cardiaca. Un paziente di solito può ricordare di aver avuto un attacco, anche se potrebbe non essere in grado di descrivere cosa è successo durante un episodio.

Le crisi parziali complesse possono durare da una frazione di secondo a diversi minuti alla volta e generalmente provocano una perdita di coscienza durante l’evento. Una persona può improvvisamente smettere di muoversi e parlare e mostrare convulsioni alla testa, alle braccia e alle gambe. Dopo un attacco, un individuo può notare sensazioni di intorpidimento o formicolio, nonché dolore addominale e nausea. La maggior parte delle persone che hanno crisi parziali complesse non le ricordano. È importante che una persona che ha una crisi epilettica venga portata al pronto soccorso a seguito di un episodio, soprattutto se non è successo in passato.

Un neurologo può diagnosticare l’epilessia del lobo temporale eseguendo un elettroencefalogramma (EEG) e effettuando scansioni di risonanza magnetica del cervello. I test EEG possono confermare che l’attività elettrica è insolitamente lenta o varia e i test di diagnostica per immagini possono rivelare un danno sottostante al lobo temporale. In molti casi, sono necessari frequenti test EEG di follow-up per assicurarsi che i risultati siano accurati.

Il trattamento per l’epilessia del lobo temporale dipende dalla causa, ma la maggior parte dei pazienti è in grado di gestire i propri disturbi con farmaci anticonvulsivanti come la fenitoina o la carbamazepina. I pazienti che prendono i loro farmaci e si sottopongono a controlli regolari hanno convulsioni meno frequenti e gravi e alcune persone smettono del tutto di avere episodi. In alcuni casi può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere i tumori o correggere il danno cerebrale per fornire ai pazienti le migliori possibilità di recupero.