Cos’è un asset deteriorato?

Conosciuti anche come prestiti in sofferenza, le attività in sofferenza sono prestiti che dimostrano un aumento del rischio di insolvenza, solitamente a causa di cambiamenti nelle circostanze finanziarie del debitore. In genere, qualsiasi prestito che supera i novanta giorni senza alcun pagamento effettuato sul saldo residuo sarà classificato come attività deteriorata. Poiché i finanziatori dipendono dagli interessi generati da questi prestiti come parte del loro flusso di reddito, di solito vengono presi provvedimenti per lavorare con il debitore nel tentativo di evitare che si verifichi l’insolvenza.

È importante notare che se un debitore manca di qualche giorno la scadenza per un pagamento mensile, ciò non costituisce una necessità di dichiarare il prestito come attività deteriorata. Molti istituti di credito addebitano commissioni di ritardo che vengono aggiunte all’importo già dovuto, consentendo di fatto a tale pagamento in ritardo di generare ancora entrate per il destinatario del pagamento. Se il debitore è in ritardo di alcuni giorni nell’effettuare i pagamenti del prestito per diversi mesi consecutivi, il creditore potrebbe essere un po’ preoccupato e considerare il prestito come un rischio in aumento, ma non abbastanza da essere classificato come deteriorato.

Sebbene vi siano delle eccezioni, molti istituti di credito classificano un prestito come attività deteriorata solo quando il debitore non ha tentato di effettuare alcun tipo di pagamento sul debito per un minimo di tre mesi consecutivi. Ad esempio, se il debitore ha perso il lavoro e non è stato in grado di effettuare i pagamenti completi, ma ha provveduto al pagamento degli interessi mentre cercava lavoro, il mutuante continuerebbe a considerare il prestito come una sorta di rendimento. Se il debitore non fa alcuno sforzo per collaborare con il prestatore e organizzare un qualche tipo di pagamento sugli interessi o su una parte del capitale, e le date per tre rate mensili consecutive passano senza pagamenti rimessi, allora il prestito è ufficialmente un non- asset performante.

Poiché il passaggio successivo alla dichiarazione di un prestito come attività deteriorata è la riscossione e l’eventuale deposito di un pegno sui beni del debitore, gli istituti di credito spesso tenteranno di lavorare con debitori che stanno attraversando una crisi finanziaria temporanea. Sia gli sforzi di riscossione che l’azione legale attraverso un sistema giudiziario costano tempo e denaro al prestatore e normalmente non vengono utilizzati fino a quando tutte le altre opzioni non sono state esaurite. Con una corretta gestione e disponibilità da parte sia del debitore che del creditore, è spesso possibile evitare che la situazione si aggravi a un livello critico e consentire al rapporto di tornare a uno stato reciprocamente vantaggioso.

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