Un mouse laser è un tipo di dispositivo di puntamento del computer che utilizza un raggio laser anziché una palla per tracciare il movimento della mano dell’utente. Questo tipo di topi sta diventando sempre più comune perché si ritiene che abbiano una migliore capacità di tracciamento. Inoltre, non sono soggetti a gommatura e successiva distorsione del segnale come i topi a sfera convenzionali. La mancanza di parti in movimento le rende inoltre molto meno soggette a danneggiamenti.
Prima del mouse laser, il mouse ottico si è diffuso alla fine degli anni ‘1990, commercializzando come funzionalità aggiuntiva su molti sistemi di computer. Gli utenti hanno subito iniziato a lodare questo dispositivo, dicendo che rendeva il lavoro molto più semplice rispetto a un mouse tradizionale, e di conseguenza sta diventando sempre più difficile trovare un mouse a sfera. Il mouse ottico è disponibile anche in formato wireless, il che lo rende uno strumento estremamente versatile e flessibile per gli utenti che desiderano avere a portata di mano le proprie scrivanie cordless.
Con l’introduzione di un’interfaccia utente grafica alla fine degli anni ‘1980, le aziende informatiche hanno visto la necessità di una sorta di dispositivo che potesse essere utilizzato per interagire con il computer, che aveva trasceso i confini dell’interfaccia utente tradizionale basata su testo. Il mouse è stato introdotto ed è diventato un rapido successo: pochissimi utenti di computer ora lavorano senza mouse, sebbene sia tecnicamente possibile utilizzare le scorciatoie da tastiera per bypassare il mouse. Tuttavia, l’uso del mouse è spesso più rapido e semplice. Come sa chiunque abbia usato i tradizionali mouse con rotelle, la sfera tende a intasarsi di materiale proveniente dall’area di lavoro in cui è utilizzata e alla fine può iniziare a funzionare male finché non viene smontata e pulita. I mouse ottici e laser sono stati un’eccellente introduzione al mondo dei computer, perché non sono soggetti a interferenze.
Un mouse ottico di solito utilizza un diodo a emissione di luce (LED), che è spesso rosso, anche se i mouse di altri colori come il blu non sono rari. Un mouse laser, d’altra parte, che è un tipo di mouse ottico, utilizza un raggio laser invisibile, o quasi invisibile, all’occhio umano. Logitech ha introdotto il primo sul mercato nel 2004. Il raggio emesso dal mouse si muove con la mano dell’utente, attivando un sistema di sensori ottici. Funziona in tandem con un sistema che tiene traccia di quanto si è spostato il mouse facendo rimbalzare centinaia di immagini ogni secondo, aggiornando costantemente la posizione del mouse e la successiva posizione del cursore sullo schermo.
In generale, il mouse laser si muove in modo molto fluido e preciso, anche se se la memoria di sistema è impantanata, il cursore si sposterà, insieme a tutto il resto. Inoltre, il mouse può riflettere da quasi tutte le superfici, il che significa che non è necessario un tappetino per mouse. È noto che gli utenti utilizzano qualsiasi cosa, dai piani delle scrivanie alle gambe dei pantaloni, come superficie riflettente per il proprio mouse, rendendolo un ottimo strumento ovunque.