I sonogrammi sono sicuri?

Le ecografie sono procedure utilizzate dagli ostetrici per identificare la presenza e lo sviluppo di un feto. Spesso indicato come ecografia o ecografia, l’ecografia è ampiamente utilizzata, soprattutto dopo che il feto ha compiuto otto settimane. Sebbene l’uso della procedura sia diffuso, ci sono alcune preoccupazioni continue sulla sicurezza dell’ecografia in generale e del suo uso nello screening della gravidanza in particolare.

Una delle principali preoccupazioni legate all’ecografia è l’uso delle onde sonore per trasmettere immagini che possono essere utilizzate per valutare lo stato del nascituro. Ci sono certamente prove che l’uso delle onde sonore può creare calore dannoso per i tessuti umani. Tuttavia, questo tipo di attività richiede l’uso di frequenze molto alte delle onde sonore. L’attrezzatura utilizzata nell’ecografia richiede solo l’utilizzo di onde sonore a bassa frequenza e finora non ci sono prove che causino danni al feto.

C’è anche qualche preoccupazione che mentre i sonogrammi non causano alcun danno apparente ai tessuti, possono avere un impatto negativo sul corretto sviluppo del cervello. Nello specifico, c’è il timore che le onde sonore causino un qualche tipo di danno neurologico che si manifesterà come una disabilità dell’apprendimento più avanti nella vita. Poiché non è insolito per gli ostetrici ordinare un esame ecografico durante il periodo dalle sedici alle ventidue settimane in cui ha luogo lo sviluppo del cervello, alcuni si chiedono se le onde sonore invasive possano in qualche modo compromettere tale sviluppo.

Ad oggi, non ci sono prove che i sonogrammi causino alcun tipo di difficoltà di apprendimento o difetto cerebrale. I test effettuati su soggetti umani sono stati condotti utilizzando metodi sempre più sofisticati e non hanno trovato prove di alcun tipo di impatto sulla funzione cerebrale, positivo o negativo. Tuttavia, i test con alcuni animali hanno prodotto alcune situazioni in cui è presente un apparente danno cerebrale collegato all’uso degli ultrasuoni. A causa di questi risultati dei test, sono in corso ricerche sui possibili effetti negativi delle ecografie sui feti umani.

Mentre molte persone considerano l’ecografia come un test per determinare il sesso di un nascituro, la procedura è più spesso utilizzata per monitorare il progresso dello sviluppo o per identificare l’origine di un dolore insolito o disagio provato dalla madre, come il dolore accompagnato per sanguinamento. Ciò significa che alcune donne potrebbero non sottoporsi a un’ecografia fino all’ultimo trimestre di gravidanza o forse non sottoporsi affatto alla procedura. Anche la maggior parte delle persone preoccupate per i danni ai tessuti tende ad ammettere che il feto è solitamente abbastanza resistente entro il terzo trimestre da non essere influenzato negativamente dall’emissione di onde sonore basse utilizzate in questo tipo di test.