Molto è stato scritto sulla relazione tra come le persone percepiscono il mondo e come comunicano le loro percezioni. La connessione tra linguaggio e percezione è sia sottile che profonda. Filosofi e linguisti potrebbero discutere sui punti sottili, ma non c’è dubbio che le parole modellano la percezione offrendo un veicolo attraverso il quale sperimentarla, e la percezione contribuisce al linguaggio richiedendo nuovo vocabolario o cambiamenti grammaticali quando la lingua attuale è inadeguata per descrivere o definire un’esperienza.
La percezione richiede un percettore. Ciò significa che qualsiasi esperienza grezza viene filtrata sia attraverso i sensi che attraverso la mente. È possibile rispondere all’esperienza sensoriale diretta intellettualmente, ma a un livello più elementare la risposta è sconsiderata, istintiva e immediata. Ad esempio, la reazione all’ustione è di sottrarsi alla fonte di calore e l’odore di qualcosa di delizioso fa venire l’acquolina in bocca.
L’esperienza sensoriale viene analizzata anche dalla mente, ed è qui che entra in gioco il rapporto tra linguaggio e percezione. Alcune persone credono che tutto il pensiero sia basato sul linguaggio e che sia impossibile pensare al di fuori del linguaggio. Altri credono che il pensiero primordiale sia possibile senza impacchettarlo nel vocabolario e nella grammatica.
Ad ogni modo, non c’è dubbio che l’analisi dipenda dal linguaggio, ed è difficile considerare qualcosa per cui non ci sono parole. Le parole dividono il continuum dell’esperienza continua e indifferenziata in byte di suono conoscibili che rappresentano cose, azioni e qualità. Quando incontriamo qualcosa al di fuori del vocabolario stabilito, tendiamo ad assegnarlo alla parola esistente più vicina ad esso.
Ad esempio, la parola arancione include una vasta gamma di tinte, da quelle più chiare e contenenti più giallo a quelle molto profonde e quasi rosse. Se una persona incontra qualcosa di creato dall’uomo o in natura che contiene alcuni elementi di arancione e alcuni elementi di rosso, quell’individuo lo assegnerà a una categoria o all’altra e d’ora in poi penserà a quel colore come arancione o rosso. Quindi, nell’equilibrio tra linguaggio e percezione in questo caso, il linguaggio definisce la percezione.
Allo stesso modo, quando qualcosa nell’ambiente diventa abbastanza sostanziale che le parole esistenti semplicemente non funzioneranno, la connessione tra linguaggio e percezione richiede che la lingua venga modificata. Un chiaro esempio di ciò è il modo in cui la tecnologia in rapida evoluzione ha avuto un impatto sufficiente su persone che un certo numero di nuove parole e frasi sono entrate nel flusso linguistico. Internet, i siti web e la posta elettronica sono diventati un linguaggio comune.