Le carte da gioco possono risalire alla Cina del VII secolo, ed erano certamente ben conosciute in Cina dall’XI secolo. La loro storia è complessa e, a volte, di difficile verifica, grazie al fatto che le carte da gioco tendono a decadere in tempi brevissimi, rendendo difficile rintracciare esempi storici di carte da gioco. Anche le carte da gioco sono piuttosto diverse, con diverse regioni che hanno semi diversi e un numero diverso di carte, il che a volte può essere frustrante per i viaggiatori.
Si ritiene che le origini delle carte da gioco risiedano in Cina e probabilmente si diffusero verso l’esterno, prima in India e poi in Medio Oriente. Man mano che le carte da gioco si spostavano in tutta l’Asia, i semi e il numero delle carte mutavano, con mazzi che includevano da 36 a 72 carte, con tre, quattro e cinque semi, e talvolta anche di più. Alla fine del XIV secolo le carte da gioco furono introdotte in Europa, dove si rivelarono estremamente popolari.
Le prime carte da gioco venivano prodotte a mano, il che le rendeva estremamente costose ed erano anche più grandi delle carte da gioco usate oggi. Solo l’élite sarebbe stata in grado di giocare a carte, portando alcune società ad associare le carte da gioco alle classi superiori. Oltre ad essere utilizzate per i giochi, le carte da gioco sono state storicamente utilizzate anche per la cartomanzia, una forma di predizione della fortuna che utilizza le carte da gioco. Il mazzo dei Tarocchi che è notoriamente usato in cartomanzia, tra l’altro, è anche usato per giocare a carte in molte parti d’Europa.
Come regola generale, le carte da gioco potevano essere divise tra semi e figure quando raggiunsero l’Europa, con le carte dei semi che rappresentavano la regalità mentre le carte dei semi erano contrassegnate con un numero variabile di oggetti che rappresentavano il loro seme.
Con lo sviluppo delle xilografie e in seguito della stampa, le carte da gioco sono diventate più accessibili alle masse ed è emersa una serie di variazioni sul design di base delle carte da gioco. La maggior parte degli anglofoni ha familiarità con il cosiddetto sistema di carte da gioco “francese”, che include 52 carte divise in cuori, quadri, fiori e picche, con 10 carte non numerate e tre figure in ogni seme. Nel 1800, gli americani aggiunsero il jolly, mentre il concetto di “assi alti” emerse durante la rivoluzione francese.
È anche possibile trovare carte da gioco disposte in semi latini: calici, spade, denaro e bastoni sono usati per rappresentare i quattro semi in luoghi come Spagna e Italia, mentre la Germania e parti dell’Europa orientale sembrano preferire i semi di cuori germanici , ghiande, campane e foglie. Le carte da gioco asiatiche diventano ancora più complesse, come le hanafuda giapponesi o “carte dei fiori” e le carte da gioco indiane con semi che rappresentano gli elementi associati a vari dei.