La tradizionale cultura maschilista in Arabia Saudita sembra cambiare, almeno in qualche modo. Le donne ora hanno il diritto di guidare auto e l’anno prossimo saranno le benvenute nei più grandi impianti sportivi del paese. L’ultima riforma annunciata dal 32enne principe ereditario Mohammed bin Salman si concentra sulla revoca del divieto di lunga data del paese sui cinema. I cinema sono stati vietati in Arabia Saudita dall’inizio degli anni ‘1980, quando il regno iniziò a imporre una versione ultraconservatrice dell’Islam che scoraggiava l’intrattenimento pubblico e segregava uomini e donne.
Censura e cinema:
Il programma Vision 2030 del principe è progettato per stimolare l’economia del regno del deserto, ridurre la sua dipendenza dal petrolio e alleviare le restrizioni sociali, avvertite principalmente dalla sua giovane popolazione.
Il governo saudita ha affermato che i film proiettati nei suoi cinema sarebbero stati censurati per garantire che rispettino i valori morali del regno e le leggi islamiche.
La politica avrà sicuramente un ruolo in ciò che si vedrà. Ad esempio, il Libano ha vietato Wonder Woman perché l’attrice Gal Gadot è israeliana. Il film è stato vietato anche in Qatar e Tunisia.