Gli organi che compongono l’apparato digerente nel corpo umano sono una straordinaria impresa di ingegneria meccanica. In effetti, l’apparato digerente rappresenta un delicato ecosistema in cui è necessario il giusto equilibrio di enzimi e batteri “amici” per digerire il cibo e assorbire i nutrienti. Sfortunatamente, molte cose possono andare storte e portare a una serie di problemi digestivi. Cattiva alimentazione, stress cronico, uso eccessivo di alcol, fumo e malattie autoimmuni sono solo alcuni dei fattori che possono causare disturbi gastrici. Fortunatamente, molti dei problemi digestivi più comuni possono essere affrontati con semplici cambiamenti nello stile di vita e nelle abitudini alimentari.
Il bruciore di stomaco e il reflusso acido colpiscono quasi tutti prima o poi. L’eccesso di cibo, la gravidanza e alcuni farmaci possono spesso essere incolpati di questi episodi. Quando la sensazione di bruciore occasionale diventa cronica, la condizione può essere passata alla malattia da reflusso gastroesofageo (GERD). I sintomi del bruciore di stomaco “normale” e del reflusso acido possono essere generalmente prevenuti limitando il consumo di alcol, evitando cibi piccanti e astenendosi dallo sdraiarsi o piegarsi in avanti poco dopo aver mangiato. GERD, d’altra parte, è di natura più grave che giustifica farmaci con bloccanti H2 e inibitori della pompa protonica.
L’intolleranza al lattosio è responsabile della produzione di una gamma di problemi digestivi, tra cui diarrea, nausea, gonfiore e dolore addominale. Ciò si verifica quando c’è una carenza di lattasi, l’enzima necessario per scomporre e digerire lo zucchero presente nel latte di mucca. La supplementazione con questo enzima può porre fine ai sintomi in molti casi. Inoltre, nella maggior parte delle aree del mondo sviluppato sono disponibili prodotti lattiero-caseari senza lattosio.
La stitichezza è probabilmente il problema digestivo più comune, soprattutto tra gli anziani. Molte persone interpretano male ciò che costituisce la stitichezza e si preoccupano se non riescono a produrre un movimento intestinale ogni giorno. In realtà, un ritmo normale è considerato ovunque da due o tre volte al giorno a solo tre volte alla settimana. Il problema può essere aggravato dall’uso eccessivo di lassativi, che servono solo ad addestrare l’intestino a diventare dipendente dalla stimolazione artificiale. Un approccio migliore per andare a fondo di questo problema è aumentare l’assunzione di fibre e fare esercizio fisico regolare.
La malattia infiammatoria intestinale comprende diversi disturbi digestivi, tra cui la sindrome dell’intestino irritabile, la colite ulcerosa e il morbo di Crohn. Questi problemi digestivi derivano da una risposta immunitaria difettosa che induce il sistema immunitario ad attaccare erroneamente il tratto digestivo. Mentre una dieta equilibrata è certamente una considerazione nel trattamento di questi disturbi, il corso tipico della gestione dei sintomi include spesso farmaci, come antibiotici e farmaci antinfiammatori.