Che cos’è l’emiartroplastica?

L’emiartroplastica è una tecnica chirurgica utilizzata per sostituire una parte di un’articolazione con un impianto artificiale. Di solito viene eseguito in caso di frattura dell’anca o di una condizione degenerativa come l’artrite della spalla. Un’emiartroplastica può aiutare a ripristinare il movimento e prevenire complicazioni di salute che possono derivare da un’immobilizzazione prolungata. Generalmente, il paziente deve rimanere in ospedale per alcuni giorni dopo l’intervento chirurgico e la terapia fisica è solitamente raccomandata come trattamento di follow-up.

L’articolazione sferica dell’anca collega la parte superiore del femore – il femore – al bacino. Una frattura dell’anca può coinvolgere il collo del femore, che è la parte dell’osso vicino alla sfera dell’articolazione. Lesioni a quest’area possono compromettere l’afflusso di sangue alla parte superiore del femore, quindi la frattura potrebbe non guarire bene; una tale frattura potrebbe causare la morte dell’osso e il cedimento. Questo tipo di frattura dell’anca viene spesso trattato con un’emiartroplastica, in cui un dispositivo protesico viene posizionato in una metà dell’articolazione dell’anca.

Un’emiartroplastica potrebbe anche aiutare a trattare una frattura della spalla. A volte questa procedura chirurgica viene eseguita su pazienti che soffrono di artrite della spalla, l’articolazione che si trova all’incrocio tra l’osso del braccio e la scapola. In tali casi, l’articolazione artritica può essere parzialmente sostituita. Una sfera di metallo potrebbe essere impiantata nella parte superiore dell’osso del braccio per aiutare la spalla a funzionare meglio.

Il chirurgo può utilizzare l’anestesia generale o regionale per eseguire un’emiartroplastica. Di solito, la procedura prevede l’accesso all’articolazione e l’impianto della protesi. Quando l’invasatura è in buone condizioni, solo la parte sferica dell’articolazione viene sostituita con un dispositivo protesico. Solitamente, il dispositivo protesico è costituito da uno stelo e una sfera in metallo; la sfera metallica va nella presa del giunto.

Il chirurgo può utilizzare una forma di cemento per legare la protesi all’osso. In alternativa, il chirurgo potrebbe preferire una protesi che presenti piccoli fori sulla superficie; l’osso del paziente cresce attraverso la rete e lega l’impianto.

Il paziente può essere tenuto in ospedale da tre a sette giorni dopo l’intervento. In genere, al paziente viene fornito sollievo dal dolore per il disagio che può provare. Normalmente, un fisioterapista aiuta il paziente a muoversi nei giorni successivi all’intervento. Potrebbe essere necessario un ausilio per la deambulazione per alcune settimane dopo un’emiartroplastica dell’anca. Di solito, si raccomandano al paziente le precauzioni da prendere durante l’esecuzione delle attività quotidiane per evitare stress sull’articolazione e prevenire la lussazione.

Generalmente, la terapia fisica continua dopo che il paziente lascia l’ospedale e potrebbe essere condotta in una struttura di riabilitazione. Il fisioterapista potrebbe consigliare vari esercizi per migliorare la mobilità, migliorare la gamma di movimento e consentire al paziente di tornare alle normali attività.