Il trattamento dell’autismo può richiedere una serie di approcci, compreso il risperidone e altri interventi farmacologici. L’uso del risperidone per l’autismo in genere produce risultati positivi secondo studi scientifici. Può alleviare problemi comportamentali come iperattività e aggressività. Tuttavia, in alcuni casi, gli effetti collaterali del risperidone possono essere negativi. Anche il potenziale a lungo termine dei trattamenti è discutibile.
L’autismo è un disturbo dello spettro che può avere una vasta gamma di manifestazioni e gradi di gravità. La maggior parte dei trattamenti farmaceutici affronterà gli indicatori generali dell’autismo, come i ritardi nella socializzazione e nello sviluppo del linguaggio, i disturbi ossessivi e compulsivi e i problemi comportamentali. La prescrizione di farmaci come il risperidone per l’autismo spesso arriva dopo che altri approcci terapeutici come la terapia comportamentale o occupazionale hanno dato scarsi risultati.
Poiché il farmaco è principalmente un farmaco antipsicotico che agisce sui recettori della dopamina per mitigare le emozioni negative, si rivolge principalmente ai problemi comportamentali. Alcune delle aree principali trattate dal risperidone sono l’autolesionismo, i capricci aggressivi e l’iperattività. I trattamenti comportamentali di successo hanno ottenuto la certificazione del farmaco da parte della Food and Drug Administration degli Stati Uniti, tra le altre organizzazioni farmaceutiche. L’influenza che il farmaco ha su altri comportamenti correlati all’autismo come le capacità di comunicazione compromesse o i rituali ossessivi è meno nota. I farmaci per il trattamento comportamentale come il risperidone hanno suscitato particolare interesse da parte della comunità scientifica perché, a differenza del comune aloperidolo, un farmaco per l’autismo, potrebbero essere somministrati più facilmente ai bambini.
Alcune ricerche scientifiche sembrano supportare il ruolo positivo del risperidone per il trattamento dell’autismo. Molti studi hanno trovato una correlazione tra l’uso del farmaco e il miglioramento del comportamento negli adulti. Le analisi scientifiche hanno anche dimostrato che i bambini autistici che assumono risperidone mostrano miglioramenti sulle misure comportamentali rispetto ai bambini che non assumono il farmaco.
Rimangono tuttavia interrogativi sul potenziale a lungo termine del risperidone per il trattamento dell’autismo. La ricerca suggerisce che gli effetti comportamentali positivi possono diminuire in alcuni individui dopo un periodo di tempo, rendendo così l’impatto del farmaco a breve termine. Gli studi a lungo termine sull’uso del risperidone per l’autismo sono rimasti scarsi.
Anche alcuni effetti collaterali meritano una menzione quando si considerano l’efficacia ei rischi del risperidone. Gli effetti specifici documentati del farmaco includono: sonnolenza, vertigini, sbavare, dolore muscolare e aumento di peso. Sebbene queste conseguenze siano indesiderabili, la maggior parte dei farmaci causa alcuni effetti collaterali e i gradi di interferenza variano da individuo a individuo. Un gruppo di individui a cui si sconsiglia l’assunzione di risperidone è rappresentato dai pazienti affetti da demenza. Gli effetti collaterali in questi soggetti sono decisamente più gravi, come un maggior rischio di ictus.