In che modo Google Maps gestisce i confini contesi?

Google Maps non è solo uno strumento di navigazione, è anche una specie di specchio magico, che riflette determinate parti del mondo in modo diverso a seconda dei diversi spettatori.

Ad esempio, se vivi in ​​India e fai una ricerca per il Kashmir, troverai la regione montuosa chiaramente designata come parte dell’India. Ma lascia il paese e dai un’altra occhiata, e il confine oscuro che circonda il Kashmir diventa una linea tratteggiata, indicando che la proprietà del Kashmir è in discussione.

È così che funziona il più grande motore di ricerca del mondo per aggirare il fatto che il Kashmir è un territorio conteso da più di sette decenni, rivendicato sia dal Pakistan che dall’India.
È anche il modo in cui Google cerca di avere un appeal universale per ogni utente. Lo stesso tipo di ambiguità può essere trovato altrove. Prendi il Mar del Giappone, per esempio. Questo è il nome che vedranno la maggior parte degli utenti di Google Maps quando cercheranno lo specchio d’acqua che separa la Corea del Sud e il Giappone. Tuttavia, se attraversi il confine con la Corea del Sud e dai un’altra occhiata, il nome dello specchio d’acqua diventa Mare dell’Est, che è quello che la Corea del Sud ha chiesto di chiamare dal 1992.

Da parte sua, Google afferma di non prendere posizione e sta facendo del suo meglio per fornire ai visualizzatori di mappe un’immagine accurata basata sulla prospettiva del proprio governo locale. “Rimaniamo neutrali sulle questioni relative alle regioni e ai confini contesi e facciamo ogni sforzo per visualizzare obiettivamente la controversia nelle nostre mappe utilizzando una linea di confine grigia tratteggiata”, ha dichiarato in una nota Ethan Russell, direttore della gestione del prodotto per Google Maps.

Mappare un nuovo mondo:
Il team “Street View” di Google ha percorso più di 5 milioni di miglia (8 milioni di km) dall’inizio del progetto per la mappatura di ogni strada nel 2007.
Per le aree che non possono essere raggiunte in auto, Google utilizza motoslitte, trike e persino carrelli per scattare foto.
Nel 2005, gli scienziati che utilizzano Google Earth hanno scoperto un’area precedentemente sconosciuta del Mozambico settentrionale; viene comunemente chiamato “Google Forest”.