Forse la ragione più convincente per cui è difficile definire la vita è la mancanza di strumenti di misurazione oggettivi. Tutti i nostri metodi umani per definire l’indefinibile (scienza, filosofia, religione, metafisica, ecc.) sono in qualche modo autolimitanti. A differenza di altri organismi viventi, gli esseri umani sembrano essere spinti a quantificare e categorizzare il mondo che li circonda. Se riusciamo a descrivere abbastanza bene un fenomeno come “vita”, possiamo portare un po’ di ordine nel caos. Il problema è che, una volta creata una definizione funzionante, una pianta o un animale precedentemente sconosciuto può apparire e sfidare la definizione.
Gli scienziati hanno diverse qualifiche che usano per definire la vita, inclusa la capacità di riprodursi e una reazione agli stimoli esterni, come la luce o il calore. Ma alcuni virus informatici possono utilizzare l’elettronica per replicarsi e alcuni materiali inorganici possono essere progettati per rispondere a stimoli esterni, ad esempio la plastica che si restringe a causa dell’esposizione al calore. I virus informatici e le plastiche ingegnerizzate di solito non sono considerati organismi viventi, ma ciascuno di essi soddisfa almeno uno dei criteri utilizzati dagli scienziati. I metodi ei principi scientifici da soli non possono descrivere adeguatamente tutti gli elementi della vita.
Proprio come gli oggetti non viventi possono avere qualità simili agli organismi viventi, gli organismi viventi possono avere qualità simili a quegli oggetti che non sono vivi. Ad esempio, un bambino umano contiene una quantità misurabile di ferro, zolfo, zinco, calcio, carbonio, acqua e sale. Per coincidenza, anche un campionamento casuale di ghiaia e terriccio contiene questi elementi. La vita non è, quindi, completamente definita da un elenco di ingredienti elementari.
L’esperienza ci dice che altri elementi presenti nel mondo (minerali, acqua, metalli, ecc.) possono contribuire alla vita, ma non sono pieni di questa forza indefinibile. Gli esseri umani possono quantificare gli oggetti intorno a noi come animali, vegetali o minerali, ma non possiamo catturare ed esaminare la forza vitale che sostiene l’albero più grande e il più piccolo organismo unicellulare.
Da un punto di vista filosofico o metafisico, la vita si verifica che noi umani possiamo misurarla o meno. Il fatto che siamo senzienti (capaci di autocoscienza e pensiero) ci dice che siamo davvero pieni di questa forza. Si dice che anche piante e animali che condividono alcune delle nostre strutture organiche siano vivi.
Anche la religione ha svolto un ruolo nella nostra ricerca per definire la vita. Molte religioni credono che la vita sia un dono inviato da un Creatore benevolo che ha messo in moto tutti i processi biologici necessari per sostenere questa forza. Un potere di questa grandezza e portata va oltre la comprensione umana, così tante persone si sentono obbligate per ragioni spirituali e filosofiche ad accettare le qualità indefinibili della vita.